L’eurodeputato pd Andrea Cozzolino: ”conviene” e un’Europa lungimirante investire sulle tecnologie informatiche e sui giovani per lo sviluppo dell’Africa.
L’età media degli africani è di 19,5 anni e alla fine del secolo la popolazione del continente passerà da 1,2 miliardi a 4 miliardi. Ogni anno entrano in età lavorativa 29 milioni di giovani. Sono numeri con i quali si misura l’Africa ma che non possono lasciare indifferente l’Europa. Per creare nuove opportunità di lavoro è necessario incentivare la diffusione delle reti informatiche e i processi di digitalizzazione e formare le nuove generazioni. Andrea Cozzolino, eurodeputato pd e presidente della Delegazione per il Maghreb del Parlamento europeo, intervenendo alla sessione del Meeting dedicata al futuro dell’Africa, ha detto che ”aumentare le possibilità di accesso alle reti da parte delle popolazioni africane - più della metà delle quali non ha connessioni - è compito irrinunciabile di una Unione Europea che non si concepisca come fortezza autoreferenziale ma come partner lungimirante di un processo che la riguarda molto da vicino”, per evidenti motivi legati alla demografia, ai processi migratori e alla sicurezza. “Non dobbiamo lasciare sola l’Africa, ma collaborare al suo sviluppo cominciando da un’attenzione verso i giovani. Anche in questa prospettiva si stanno sperimentando dei progetti Erasmus in collaborazione tra università europee, algerine e tunisine, con la prospettiva di estenderli anche a Marocco e Libia”. (G.P)