Gioele Dix è stato il protagonista del consueto incontro aperitivo delle 19, per presentare lo spettacolo serale “Diversi come due gocce d’acqua”. Insieme a lui sul palco live delle Piscine Ovest Sara Damonte, assistente alla regia, con l’intervento di Otello Cenci, responsabile Spettacoli Meeting. “Uno spettacolo che calza a pennello con il titolo di questo Meeting”, ha sottolineato da subito Walter Gatti introducendo gli ospiti.
“Per molti anni ho avuto una grande curiosità di vedere il Meeting”, ha ribadito l’attore milanese .”Sono venuto per fare quello che so fare, ma in una forma così speciale che non potrei che farlo qui. Dall’età di 10-11 anni ho condiviso il peggio e il meglio della vita con un amico, Renzo Marotta, amici in tutto, come due fratelli che però si sono scelti. Condividevamo ad esempio una certa idea dell’America, quelle delle canzoni di Dylan, di Kerouac, di Ginsberg. Amici in tutto, nonostante il tanto che ci rendeva diversi, a partire dalla religione, essendo io di religione ebraica e lui cattolico militante, in Gs e Cl. Fu lui che una volta mi portò a sentire don Giussani e rimasi fulminato dalla sua maniera di parlare. Poi un maledetto giorno dell’86 Renzo perse la vita sulla Milano-Bergamo. La mia vita si è divisa da allora in un prima e un dopo senza di lui. Ho dovuto imparare a vivere senza un bene per me”.
Dix ringrazia quindi Otello Cenci che l’ha convinto a tirare fuori questa storia. “Grazie a Renzo ho imparato a cercare di dare un senso all’esistenza, alle domande che ci attraversano, anche quelle della sofferenza, del dolore. E ad ascoltare, a coltivare sempre la differenza, ciò che unisce e non ciò che divide, come lui aveva imparato a fare qui dentro, quindi in un certo senso è colpa anche vostra…” Uno spettacolo, sottolinea infine, che forse non avrà altre repliche, “perché ho sentito che raccontare qui avrebbe suonato in un modo diverso”.
L’incontro è terminato con la recita collettiva del Padre Nostro in memoria delle vittime del terremoto.
