Un Meeting indimenticabile sul fronte spettacoli

Press Meeting

Bilancio ampiamente segnato dalla positività, quello degli spettacoli di questa edizione del Meeting, nelle parole del direttore artistico Otello Cenci.
“Quest’anno al Meeting abbiamo deciso di investire in particolare sul teatro – sottolinea — presentando tante diverse produzioni, alcune originali, che con linguaggi differenti, drammatico, comico, musicale, hanno approfondito ed esemplificato il tema del Meeting. C’è stato anche un cambiamento della capienza delle sale e dei maggiori contenitori come l’auditorium. Quest’ultimo è passato da 3500 a 5000 posti, e nelle serate in cui è stato utilizzato ha registrato il tutto esaurito.
In particolare, si è rivelato positivo l’esito dello spettacolo inaugurale, accolto straordinariamente dal pubblico. In maniera chiara e popolare, con grande passione e lucidità, Sandro Lombardi, un nuovo ospite del Meeting, è riuscito a interpretare le Confessioni di Agostino per una platea di migliaia di persone. Altro esito particolarmente brillante è stato quello di Manalive, al Teatro Novelli, per due serate entrambe esaurite. Con il linguaggio della commedia, anche questo testo ha svolto il tema “Emergenza uomo”. Insieme alla mostra a lui dedicata in Fiera, lo spettacolo ha rilanciato un autore come Chesterton, tra i più importanti del Novecento, ma forse non conosciuto sufficientemente dalla maggior parte dei giovani. Anche Il mio nome è Pietro di Giampiero Pizzol, inizialmente programmato per una sola serata, ha dovuto essere replicato, considerato il ritmo delle prenotazioni.
Enzo Iacchetti ha poi festeggiato l’anniversario di Gaber raccogliendo oltre cinquemila persone in auditorium. Va inoltre ricordata la presenza di Lev Dodin, un maestro del teatro mondiale di oggi, che è intervenuto con eccezionale disponibilità, condividendo con migliaia di giovani la sua straordinaria esperienza nel teatro, che coincide anche una esperienza umana di grande valore.
Per quanto riguarda Il cinematografo, il ciclo di film in collaborazione con Sentieri del cinema, “il pubblico del Meeting ha potuto apprezzare – commenta Cenci – pellicole di valore che non sono veicolate dal circuito dei Blockbuster. Anche in questo caso abbiamo registrato più volte il tutto esaurito”. E per restare in ambito cinematografico, non si può non citare il Meeting Rimini Film Festival. La giuria internazionale, presieduta dal giovane ma già pluripremiato regista Tim Reckart, ha vagliato un centinaio di cortometraggi, premiando al termine What If, Like Me dell’inglese Sean Kelly, l’israeliano Happily Ever After e il canadese Strangers. “Una possibilità pressoché unica per giovani talentuosi di incontrare dei maestri – commenta Cenci – visto poi che i tre premi consistono in stage a New York e Cinecittà e in un finanziamento per futuri cortometraggi”.
Annata da ricordare, quindi. E cifre che confermano il Meeting come l’appuntamento artistico culturale più importante del territorio, con i suoi autori e interpreti di fama internazionale.
Per gli amanti delle cifre, ecco infine i dati aggiornati: 13mila circa i biglietti venduti per gli spettacoli a pagamento, 14mila le presenze complessive, sette gli spettacoli “sold out”, con l’exploit degli oltre quattromila biglietti venduti per “Chiedo scusa al signor Gaber”. Molto bene anche le “Confessioni” con 2500 presenze.

(M.T., E.A.)

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