Il PNRR: Sviluppo e Valorizzazione del Territorio. Incontro con i presidenti di Regione

Redazione Web

Il PNRR: Sviluppo e Valorizzazione del Territorio.
Incontro con i Presidenti di Regione

Rimini, 22 agosto 2022 – La pandemia ha coinvolto tutti ma la comunità europea non si è fatta trovare impreparata; l’UE è stata resiliente e pronta ad attuare un piano di ripresa per gli Stati membri. Alla XLIII edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, il PNRR occupa uno spazio e un’attenzione importante. Diversi presidenti di regione illustrano i progressi e ciò che ancora manca per rendere pienamente esecutivo il Piano Nazionale di Ripresa e Resi-lienza, un piano di ricostruzione ancora maggiore di quello del Piano Marshall dopo la se-conda guerra mondiale. Introduce Andrea Simoncini, vice presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS, il quale pone al centro diverse questioni: a che punto è la mes-sa a terra del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nelle regioni italiane? Riusciremo a smentire chi già da tempo pronostica un fallimento su tutta la linea? Come le regioni, parti fondamentali del nostro paese, potranno concorrere al raggiungimento degli obiettivi fissati in uno spirito d’unità necessario al bene del paese?
A moderare il dibattito, Roberto Inciocchi, giornalista di SkyTg24, il quale chiede agli ospiti di fare, innanzitutto, una fotografia dello status di attuazione, nelle proprie regioni, del PNRR e successivamente, di porre l’attenzione su come convincere le persone a credere nel PNRR.
Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna, dice: «Il PNRR è un’occasione storica ed irripetibile, una somma ingente di denaro che bisogna spendere bene; in Emilia Romagna, per esempio, una parte di soldi li abbiamo già destinati per ospedali, medicina territoriale e acquisto di macchinari per curare meglio le persone. Ciò che mi preoccupa è che bisogna ca-pire come evitare la desertificazione delle gare d’appalto a causa dei costi eccessivi delle ma-terie prime. Stabilizzare il lavoro e pagarlo di più e meglio fanno del PNRR un ottimo stru-mento di sviluppo. Mettere in atto questi punti convince le persone a credere nel PNRR».
Attilio Fontana, presidente Regione Lombardia, illustra: «Regione Lombardia riceverà più di 10 miliardi di euro. Con la progettazione siamo nei tempi, ma c’è il problema di mancanza di risorse umane rispetto al lavoro da dover portare avanti nei prossimi mesi. Fare in modo di annullare le differenze all’interno della stessa regione è un possibile stimolo di convincimen-to delle persone al PNRR».
Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche, afferma: «La nostra regione inizierà a bre-ve dei bandi che rilanceranno l’intera regione. Un punto di grande attenzione per noi è esse-re competitivi, attuare progetti all’avanguardia e competitivi con le altre regioni nazionali ed internazionali; anche noi abbiamo difficoltà rispetto al personale che concretamente realizza i progetti. Puntare sulla costruzione di una visione di Paese è l’orizzonte che unisce gli italiani e li convince nel credere all’opportunità del PNRR».
Giovanni Toti, presidente Regione Liguria, sottolinea che «il PNRR è solo una parte del dena-ro che ogni singola regione avrà a disposizione. È necessario investire sulla velocità di attua-zione e sulla burocrazia, i soldi ci sono e occorre spenderli bene e subito. Un’etica della responsabilità e una buona cultura di governo sono i pilastri per convincere le persone a cre-dere nel PNRR».
Donatella Tesei, presidente Regione Umbria, afferma: «Anche nella nostra piccola Regione Umbria, che da sempre soffre una carenza infrastrutturale, causata anche dal sisma del 2016, ci siamo adoperati da subito per ridimensionare questo gap. Indirizzare le risorse pensando allo sviluppo dei giovani può essere una buona logica per convincere le persone a credere nel PNRR».
Maurizio Fugatti, presidente Provincia Autonoma di Trento, sostiene che «il PNRR nasce da una paura, quella del Covid, ma non deve fermarsi ad un evento di paura, bensì rilanciare il Paese. Il nostro obiettivo è quello di generare crescita senza pensare troppo, ma agire tanto in maniera sostenibile e veloce. L’attenzione alla vita buona delle persone può essere una strategia di convincimento delle persone rispetto al PNRR».
Eugenio Giani, presidente Regione Toscana, afferma: «Più di 3 miliardi sono a nostra disposi-zione: questo ci consente di rivoluzionare il Paese, perché non ci sono solo investimenti ma-cro ma anche la possibilità di realizzare investimenti micro, destinati a piccoli comuni e terri-tori che per troppo tempo sono stati esclusi da ogni forma di investimento. La passione per l’uomo può essere uno strumento per convincere le persone a credere nel PNRR».
Chiude il dibattito Simoncini il quale, riprendendo quanto detto dai presidenti di regione, in-vita tutti all’unità e alla coesione: «Insieme possiamo realizzare questo grande piano di ri-presa e resilienza. Unire le forze rende il PNRR realizzabile e la passione per l’uomo lo rende credibile».
(R.G.)

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