Dalla competizione all’unità: Comuni, Regioni e Stato all’appello per la ripresa

Redazione Web

Dalla competizione all’unità: Comuni, Regioni e Stato all’appello per la ripresa

Rimini, 24 agosto 2021 – Andrea Simoncini, vice presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, ha introdotto il webinar, in collaborazione con Rivista Italiana di Public Management e Gruppo Maggioli, cui hanno partecipato Luigi Fiorentino, capo gabinetto Ministero Istruzione, coordinamento scientifico ed editoriale Rivista italiana di public management; Alberto Gambescia, amministratore unico Studiare Sviluppo (MEF), editore Rivista italiana di Public Management; Roberto Garofoli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Vincenzo Giannotti, dirigente del settore risorse finanziarie ed economiche del Comune di Frosinone, dottore commercialista e revisore di Enti Locali; Giovanni Legnini, commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016; Bernardo Mattarella, professore di Diritto Amministrativo Università Luiss “Guido Carli” Roma, comitato tecnico scientifico Rivista italiana di public management; Elisa Pintus, docente di Economia delle amministrazioni pubbliche Università della Valle d’Aosta, coordinamento scientifico ed editoriale Rivista italiana di public management; moderatore Salvatore Taormina, coordinatore Dipartimento Istituzioni e Amministrazione Pubblica della Fondazione per la Sussidiarietà.

Taormina, ha considerato che la funzionalità della pubblica amministrazione è oggi essenziale, anche ai fini di ottenere i fondi europei: «Essa non può prescindere dalla collaborazione e dal coordinamento tra i diversi livelli della amministrazione statale. Questo webinar vuole dar voce a questi diversi di livelli di amministrazione», ha premesso, cedendo la parola a  Garofoli. Questi ha ricordato che la riforma costituzionale del 2001 ripensò i rapporti tra l’amministrazione centrale e periferica, dando ancor più rilievo, nell’impianto della legge fondamentale della Repubblica, ai principi di autonomia e sussidiarietà. «La pandemia ha dimostrato quanto sia importante un coordinamento tra i diversi livelli di governo», ha continuato Garofoli, «tuttavia sono sotto gli occhi di tutti forti disomogeneità tra le varie amministrazioni, e sarà quindi decisiva, al fine di superarle, la cabina di regia governativa».

Mattarella, in collegamento, ha preso le mosse dai nodi lasciati dalla riforma del 2001 appena citata, in particolare dall’assenza di meccanismi di raccordo e l’incompletezza del sistema di tutele, che la caratterizzano: «Il legislatore ordinario ha cercato di sciogliere questi nodi, implementando il coordinamento tra enti di livelli diversi, ed attraverso l’istituzione di organi collegiali formati da soggetti espressi dalle diverse amministrazioni. Anche la Corte Costituzionale», ha ricordato il relatore, «ha dato il suo contributo in tal senso. La pandemia ha messo sotto stress questi nodi, ma in fin dei conti il sistema ha retto bene, anche grazie all’abbondante ricorso ad una legislazione di raccordo. Il PNRR offre strumenti per regolare il sistema, ed è un’occasione da non sprecare», ha concluso.

Pintus, in collegamento, ha esordito citando papa Francesco: «Il tempo è superiore allo spazio, è quindi vitale non sprecare il tempo, per questo l’amministrazione si è evoluta verso una governance multilivello, ovvero alleanze strategiche tra branche diverse di amministrazioni e la stipula di accordi istituzionali stabili tra queste. Fondamentale all’efficientamento del sistema», ha continuato, «è che partecipino persone ben motivate, perché le riforme devono essere attuate in concreto».

Giannotti ha ricordato che «le due criticità maggiori per gli investimenti degli enti locali sono i tempi ed il costo degli investimenti, entrambi spesso lievitati rispetto al programmato.  Gli enti di piccola dimensione sono quelli in maggior difficoltà a gestire tali problematiche, quindi», ha suggerito, «è opportuna l’istituzione di organismi di supporto, che agevolino nella gestione degli interventi pubblici».

Legnini, in collegamento dal Comune di Accumoli, dove ha partecipato col presidente Draghi alla commemorazione delle vittime del terremoto, ha sottolineato che «le esperienze multilivello nel nostro paese sono quasi tutte legate alla gestione di eventi eccezionali. È opportuno, quindi, prendere le mosse da queste esperienze per creare meccanismi stabili di sistema, considerando che nella ricostruzione post sisma il governo ha adottato proprio una organizzazione multilivello. Questo modello», ha spiegato, «ha inizialmente manifestato delle difficoltà, dovute a competizione tra i diversi livelli, ma la mia esperienza, che ha preso avvio nel 2020, è stata assolutamente positiva, perché non ricordo un caso in cui non si sia raggiunta la piena intesa con tutti gli enti interessati».

Fiorentino, in collegamento, ha affermato che al Ministero della istruzione si sta lavorando da mesi per consentire la riapertura delle lezioni in presenza.  «Ogni riforma prevista dal Recovery Plan incide su questioni che affliggono l’Italia da tempo: molte occasioni le abbiamo sprecate», ha continuato. Un obiettivo fondamentale per il Ministero dell’Istruzione è quello di ridurre la dispersione scolastica, «ma questo obiettivo non può essere conseguito senza una leale collaborazione con tutte le componenti della pubblica amministrazione, e con il territorio: gli operatori del terzo settore e la Chiesa». Infine Fiorentino ha lanciato la proposta di istituire un «“responsabile dell’efficienza” che sovrintenda tutte le fasi del procedimento amministrativo e soprattutto che funga da raccordo con le diverse amministrazioni coinvolte, con poteri di vigilanza e sanzionatori».

Gambescia ha esordito con un’affermazione drastica: «Nel campo delle assistenze tecniche partiamo da meno uno, perché non abbiamo attuato, negli anni passati, le riforme necessarie», ma la pandemia ha rimesso tutto in discussione, ed è necessario ripartire dall’efficientamento delle stazioni appaltanti. «È previsto», ha continuato, «un forte implemento del personale della pubblica amministrazione, ma, affinché i nuovi organici possano davvero incidere sull’efficienza, occorre un coordinamento con le assistenze tecniche».

(C.C.)

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