124 La gestione dell’ambiente: rischi e opportunità

Press Meeting

L’importanza della diffusione di una corretta conoscenza ambientale, di cui l’associazione Viva è promotrice, è stata richiamata dal suo presidente Paolo Togni chiamato a introdurre un incontro alle 15 in Sala A6, cui hanno partecipato Roberto Buonanno, docente di Astronomia e Astrofisica dell’Università Tor Vergata di Roma e presidente della Società astronomica italiana, Antonio De Maio, già direttore dell’Apat (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici), Maria Cristina Mammarella ricercatrice dell’Enea, Maria Rosaria Di Somma in rappresentanza di Assocostieri, Unione dei produttori di biocarburanti e Sergio Carribba, consigliere per le Politiche energetiche del Ministero dell’Ambiente.
“La conoscenza dei rischi, ma anche delle positive opportunità derivanti dallo studio delle problematiche ambientali, va pur sempre ricondotta ai risultati della ricerca e all’applicazione del metodo scientifico”, ha osservato in apertura del suo intervento il professor Buonanno. Il docente ha sviluppato alcuni esempi in campo astronomico, indicativi anche del cambiamento dei comportamenti umani, come la sempre maggiore difficoltà a vedere d’estate le stelle cadenti a causa dell’inquinamento luminoso notturno, dovuto a sua volta alla tendenza ad annullare le differenze di vista tra il giorno e la notte.
Antonio De Maio ha invece lamentato l’assenza di un sistema operativo unitario a livello pubblico di conoscenza, raccolta e messa a disposizione dei dati sui fenomeni ambientali. “Col venir meno dell’attività delle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente – ha rilevato il relatore – il possesso e l’utilizzo dei dati sull’inquinamento è in mano alle associazioni ambientalistiche e ai giornali, che propongono al grande pubblico confronti e giudizi non sempre verificabili e soprattutto non comparabili”. De Maio ha perciò auspicato che la raccolta dei dati sullo stato dell’ambiente ritorni in mano pubblica e venga svolta secondo criteri prefissati e omogenei per tutto il territorio nazionale, con una struttura articolata a livello centrale e periferico “capace di offrire a tutti i soggetti interessati, istituti di ricerca o enti locali, conoscenze affidabili e supporti tecnici di consulenza, ad esempio per piani di risanamento ambientale”.
In rappresentanza delle aziende produttrici di biocarburanti, Maria Rosaria Di Somma ha illustrato lo stato di applicazione della recente direttiva europea e delle conseguenti norme nazionali che obbligano ormai in modo stringente a impiegare energie rinnovabili in misura non inferiore al 17 % dell’intero consumo energetico. L’Italia però è in regola. “L’applicazione delle norme è già operativa oggi – ha spiegato – come dimostra la presenza di biodiesel miscelato con il gasolio negli impianti di distribuzione del carburante per autotrazione”. Inoltre in agricoltura si aprono nuove possibilità di sviluppo con la produzione del bioetanolo, un combustibile di origine vegetale e biodegradabile.
Interessanti i risultati della ricerca sulla diversa concentrazione e dispersione atmosferica degli inquinanti in ambiti geograficamente diversi, pur a parità di emissioni, riferiti da Cristina Mammarella nel suo intervento. La ricercatrice ha evidenziato gli immediati riflessi dello studio dei comportamento delle masse d’aria, per operare corrette scelte di tipo urbanistico, come nella scelta di zone adatte sotto il profilo ambientale alla costruzione di nuovi insediamenti residenziali.
Sergio Carribba, illustrando le strategie di politica energetica del Ministero dell’Ambiente, ha indicato le trattative in corso con i paesi produttori a basso costo del greggio, per assicurare all’Italia la sicurezza delle forniture. Ha pure evidenziato, tra le varie iniziative, la collaborazione italiana a importanti opere per la razionalizzazione delle reti di afflusso dei carburanti, dal quadrante orientale attraverso Turchia e Grecia e dai paesi africani attraverso la Sardegna.
Prima della conclusione i relatori hanno sollecitato e risposto a diverse domande di approfondimento provenienti dal pubblico presente in sala.

(M.B.)
Rimini, 26 agosto 2010