161. Prezzi e prodotti alimentari: proviamo a capire

Press Meeting

“Prezzi e prodotti alimentari: proviamo a capire” è il titolo del workshop che si è svolto nella Sala Neri alle ore 19. Ha introdotto l’appuntamento Camillo Gardini, presidente della CdO Agroalimentare, che ha sottolineato l’attualità del titolo del Meeting, di cui “i media parlano da mesi”, per concludere: “Proviamo a capire, partendo da esperienze concrete. È questo che ci interessa; non ci interessa sapere chi è il colpevole di quanto sta accadendo, ma giocare un ruolo da protagonisti”.

È intervenuto quindi Angelo Frascarelli, dell’Università di Perugia, che, dopo aver ricordato l’aumento vertiginoso dei prezzi, tra il marzo 2007 e il marzo 2008, ed i motivi comunemente addotti per spiegare il fenomeno, ha così sintetizzato la questione: “I veri fattori che hanno causato l’aumento sono stati quelli congiunturali e in particolare le speculazioni. I dati lo dicono, i giornalisti no”. Dopo aver contestato le prospettive neo-malthusiane, il professor Frascarelli ha affermato che è necessario “dare all’agricoltore libertà di produrre” e di rispondere ai segnali che vengono dalla realtà. Il produttore, ha aggiunto il relatore citando l’esempio positivo di Summerkiwi, “deve essere protagonista e deve interessarsi di arrivare più vicino al consumatore”.

Il secondo intervento è stato quello di Luciano Sita, presidente di Granarolo, “la più grande filiera del latte italiano di proprietà di produttori associati in cooperativa, con oltre 1600 produttori operanti in tutto il paese e 60mila punti vendita”. “Quando il mercato esprime un ampio ventaglio di offerte di prezzo e di servizio su un prodotto come il latte – ha affermato tra l’altro Sita – non c’è spazio per le speculazioni e il consumatore può scegliere. Per quanto ci riguarda – ha aggiunto – siamo impegnati a mantenere al massimo le caratteristiche di qualità, sicurezza e distintività del latte dei nostri soci e stiamo cercando il massimo di efficienza nella gestione della filiera”.

Dal canto suo, Roberto Cavelli, vice presidente di Orogel, dopo aver affermato che non è vero che “il prodotto surgelato costa di più”, ha segnalato che “Orogel sta crescendo bene anche quest’anno, nonostante tutti i problemi”. All’inizio del 2008 c’è stato un aumento di listino del 5%, “ma più della metà è stato ‘mangiato’ dai rinnovi contrattuali con la grande distribuzione”. Cavelli, dato che la sua azienda agisce nel superfreddo, ha anche ricordato che il chilowattora in Italia costa molto più che in Francia.

Aldo Soldi, presidente dell’Associazione nazionale cooperative di consumo Coop, ha esordito rilevando che “il consumatore è stato interessato da una montagna di aumenti, compreso quello dei prodotti alimentari. Per questo si sta adattando, modificando i propri comportamenti di acquisto: ad esempio, più prodotti di primo prezzo, cioè che costano di meno; prodotti di marca commerciale piuttosto che di marca industriale (molte persone sono disposte a lasciare sullo scaffale i biscotti con un marchio storico e rassicurante per comprare invece un anonimo frollino col nome del supermercato); meno prodotti non alimentari e, purtroppo, anche dequalificazione dei consumi, utilizzando prodotti di qualità inferiore”. Due consigli conclusivi per il consumatore: “prestare grande attenzione alle promozioni e combattere ogni tipo di spreco”.

Alla politica l’ultimo intervento del workshop, con le parole del sottosegretario al ministero delle Politiche agricole Antonio Buonfiglio. Tra le cose che non dobbiamo fare, il Sottosegretario ha detto che “non dobbiamo distruggere la politica agricola comunitaria, che dobbiamo in qualche modo ringraziare”. D’altra parte ha anche ricordato che è in programma “una miniriforma della politica agricola comunitaria”, in cui dobbiamo essere presenti e che dovrà essere tesa al mercato. Buonfiglio ha ribadito il ruolo della politica, “soprattutto una politica di regolamentazione e di trasparenza dei mercati”. “Di qui al 2013 – la conclusione – lo slogan ‘O protagonisti o nessuno’ vale senz’altro per l’agricoltura”, e per l’agricoltura italiana.

(V.C.)
Rimini, 29 agosto 2008