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Costantino il grande. La civiltà antica al bivio tra Occidente e Oriente
Rimini, Castel Sismondo, 13 marzo-4 settembre 2005
Il gusto della storia e della bellezza, l’incontro col fatto cristiano, le radici di una cultura che ha fondato l’Europa di oggi: sono alcune tra le suggestioni culturali che hanno dato vita al progetto della Grande Mostra dedicata a “Costantino il grande. La civiltà antica al bivio tra Occidente e Oriente”. Due anni di lavoro per l’esposizione più impegnativa che il Meeting abbia realizzato fino ad oggi: vicina, per il tema affrontato e per l’investimento culturale, a quella mostra del 1996, “Dalla terra alle genti”, che fu visitata da oltre 100.000 spettatori e che tuttora viaggia, nella versione didattica, attraverso i paesi del mondo.
Si raccontava, allora, delle origini storiche del cristianesimo. Oggi è a tema la libertà del rapporto tra la persona e Dio, fondato anche giuridicamente da quell’editto vergato a Milano nel 313 da un imperatore, Costantino, che per la prima volta nella storia dell’impero asseriva che ognuno deve adorare il Dio che vuole, svincolando in tal modo l’appartenenza religiosa dall’obbedienza dovuta allo Stato. Temi di altissima attualità, che oggi sono al centro del dibattito culturale sull’identità europea e che il Meeting ha scelto di approfondire attraverso una mostra dedicata a Costantino e al suo tempo: oltre 250 opere d’arte e reperti archeologici provenienti da 34 musei europei, filmati e ricostruzioni che documentano i fattori politici, culturali e religiosi da cui prenderà le mosse l’Europa dei secoli seguenti.
La mostra prende le mosse da un inquadramento storico e geografico che delinea brevemente la Tetrarchia, cioè il contesto politico da cui emerge Costantino. Si passa poi a presentare i protagonisti della politica dell’epoca: l’imperatore, i suoi familiari, i successori fino a Giuliano l’Apostata. Un’ampia sezione è dedicata alla svolta politica e religiosa seguita alla battaglia di ponte Milvio, nel 312, durante la quale Costantino sconfisse Massenzio e conquistò Roma. La famosa visione che precedette la battaglia può essere visualizzata grazie all’apparizione nell’iconografia imperiale del cristogramma, che ebbe subito grande diffusione e fortuna per il suo fortissimo significato simbolico.
Plastici e ricostruzioni illustrano poi l’attività edilizia dell’imperatore, che fece costruire un gran numero di imponenti basiliche nelle varie sedi imperiali – Roma, Costantinopoli, Treviri, ecc. -, nonché in Terra Santa (Gerusalemme, Betlemme, Mamre). Nasce in questi anni la basilica cristiana a più navate, destinata a una eccezionale fortuna nei secoli successivi, e vengono sperimentati edifici a pianta centrale di grande complessità e genialità. La novità di quest’epoca si coglie perfettamente anche nell’arte figurativa, nei ritratti imperiali, nella produzione di sarcofagi dove si definisce una iconografia propriamente cristiana, nella pittura e nelle cosiddette arti minori, in particolare quelle suntuarie, di cui la mostra presenta esemplari d’eccezione.
Per informazioni e prenotazioni alla mostra:
Associazione Meeting per l’amicizia fra i popoli
Tel. 0541-783100
Fax 0541-786422
costantino@meetingrimini.org
Orario: 13 marzo > 3 luglio: ore 9,00/19,00
4 luglio> 4 settembre: ore 15,00/23,00
Ingresso: intero € 9,00; ridotto € 7,00; compresa audioguida; ridotto scuole e bambini dai 6 agli 11 anni € 5,00
Visite Guidate: gruppi scolastici € 45,00 (per le scuole elementari la visita guidata è gratuita); altri gruppi: € 65,00