WHAT? Macchine che imparano

A cura di Associazione Euresis e Camplus

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Macchine che camminano, che parlano, che potrebbero presto sostituire l’uomo in molti lavori. Non è fantascienza ma una nuova sfida che si fa sempre più attuale, che apre a grandi possibilità e grandi interrogativi.

Le macchine ora imparano molte azioni umane. Ma in che senso "imparano"? Una domanda che ci costringe ad approfondire ciò che è irriducibilmente umano.

Lo spazio si aprirà con un video che introduce l’argomento e pone al centro del tema il confronto tra uomo e macchina, che farà da sfondo a tutto lo spazio. Alcuni corner tematici poi aiuteranno il visitatore a cogliere gli aspetti fondamentali del machine/deep learning facendo il parallelo tra le diverse modalità di apprendimento tra uomo e macchine e suggerendo punti di vista e citazioni che permettano di entrare nel mistero di questo paragone.

Il focus dunque non sarà in generale l’automazione, la robotica o l’intelligenza artificiale ma soprattutto la descrizione dei processi di apprendimento e la qualità di questi processi nell'essere umano, risultata dall’esperienza. Ogni giorno inoltre ci saranno incontri e dibattiti con esperti della materia che si confronteranno con i visitatori per raccogliere provocazioni, suggestioni, contraddizioni e interrogativi.

Focus On

mercoledì 2 agosto 2017

Uno spazio dedicato alla tecnologia per riflettere sulle implicazioni dello sviluppo dell’intelligenza artificiale

Camplus e Associazione Euresis saranno presenti alla nuova edizione del Meeting per l’Amicizia fra i Popoli, intitolato “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo” che si terrà nella Fiera di Rimini dal 20 al 26 agosto 2017.

Lo spazio WHAT? – What’s Human About Technology? allestito quest’anno è dedicato alle “Macchine che imparano”, in correlazione con il tema scelto dal Meeting stesso che pone l’accento sul “bisogno di riappropriarsi di quello che ci è stato lasciato in eredità”. Camplus ed Euresis affrontano l’argomento da un punto di vista scientifico, attraverso una mostra e una serie di dialoghi volti a indagare le implicazioni legate al machine learning, mettendo così in discussione fin dalle radici il concetto di “apprendimento”.

Computer e macchine che “imparano” progressivamente compiti finora svolti solo dall’essere umano; sistemi esperti che riconoscono gli oggetti contenuti all’interno di un’immagine o che sostengono un dialogo articolato: quali sono le implicazioni di tutto questo? In che modo lo sviluppo dell’intelligenza artificiale – consentito dai progressi nel campo della micro e della nano-elettronica – ci costringe a ripensare il nostro modo di comprendere la realtà?

A questi e a molti altri interrogativi si cercherà di rispondere attraverso una serie di dialoghi con ricercatori, esperti di settore e, per la prima volta quest’anno, anche con alcuni studenti Camplus.

Nel corso dell’anno accademico appena trascorso, le residenze universitarie Camplus sono, infatti, state protagoniste di alcune iniziative di successo rivolte al tema delle nuove tecnologie, le quali hanno suscitato un forte interesse tra gli studenti.

Tutti gli incontri sono a ingresso libero e si terranno presso lo spazio WHAT? nel Padiglione A5/C5 della Fiera di Rimini alle ore 12.30 e alle ore 18.30, con appuntamenti extra nelle prime ore pomeridiane o in serata.

A far da cornice a queste iniziative ci sarà una mostra costituita da diverse sezioni che forniranno esempi di applicazioni del machine learning, un paragone con il cervello umano e un racconto sulla storia dello sviluppo dell’hardware che ha consentito la realizzazione di questi incredibili sistemi.

Grazie al supporto tecnologico di STMicroelectronics e IBM Italia, sarà possibile per il visitatore osservare e interagire con dispositivi che fanno uso di tecniche di machine learning e deep learning: dai software e hardware che effettuano il riconoscimento visivo, al chatbot – un programma capace di conversare con gli esseri umani in modo realistico. Sarà, inoltre, possibile assistere a dimostrazioni di volo di un drone costruito dagli studenti Camplus, capace di apprendere in maniera automatica come evitare ostacoli di varia natura posti sul suo percorso.

Vi sarà, infine, la possibilità di confrontarsi e discutere con i curatori dell’esposizione e con coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione.

Nel video realizzato da Camplus Nicola Sabatini, Direttore del Camplus College Città Studi della Fondazione Ceur, racconta in anteprima i contenuti dello spazio What.