Viaggio nell’Italia che riparte: Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà

Press Meeting

L’indirizzo è www.italiariparte.com, ma non è solo un sito internet, bensì la finestra mediatica verso i cittadini dell’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà, cui aderiscono attualmente trecento parlamentari di tutti gli schieramenti. Relatori, all’incontro delle 19 nella sala D3 del Meeting, diversi deputati e senatori: Guglielmo Vaccaro e Francesco Sanna (Pd), Raffaello Vignali e Federica Chiavaroli (Ncd), Cosimo Latronico (FI) e Gianluigi Gigli (gruppo Per l’Italia).
È occasione per illustrare al pubblico l’attività dell’Intergruppo – attivo, ormai, da 11 legislature. “Uno strumento di contatto personale e operativo con il territorio – sottolinea Vignali – istituito per dare una risposta concreta ai problemi dei cittadini, vista la necessità di dialogo sulle questioni vere che interessano il Bene comune”. L’attività dell’Intergruppo – coordinato in maniera bipartisan dagli stessi Vignali e Vaccaro – prevede un viaggio nelle regioni italiane per conoscere dove nasce e si sviluppa l’economia reale. “Siamo andati nelle periferie d’Italia – continua Vignali – per vedere cosa succede. Possiamo affermare che la crescita ci sarà, solo se sapremo valorizzare ciò che si muove sul territorio”.
L’obiettivo, precisa Vaccaro, “è quello di presentare, alla fine, un disegno di legge, firmato da tutte le forze parlamentari, che risponda alle sollecitazioni raccolte da tutti coloro che stiamo incontrando in giro per l’Italia. Abbiamo cominciato a luglio con la Campania, le prossime tappe del nostro viaggio saranno Sardegna, Basilicata e Liguria”. La forza del progetto sta nel contatto diretto sul territorio. “I distretti, le regioni, hanno smentito una teoria economica che li vedeva vecchi e superati a vantaggio di un’economia globalizzata e meno specializzata – ha spiegato Sanna –, ma se c’è un’economia che tiene a galla il Paese è proprio quella locale. L’Italia crescerà solo se ripartirà l’economia reale”. È d’accordo Latronico, per il quale “la crescita si fa mettendo in movimento le risorse. Per questo vanno studiati modelli di sviluppo che siano un esempio per l’Europa”.
Per Chiavaroli “l’ostacolo da superare è la burocrazia. È una zavorra che il Paese non può più portare. Sono gli stessi imprenditori a chiederci di fare qualcosa per loro. Il nostro compito ora – continua la senatrice – è prendere provvedimenti per essere protagonisti. La ripresa – aggiunge – dipende anche da quanti bambini nascono nel nostro Paese”. Concetto evidenziato anche da Gianluigi Gigli: “Tra venticinque anni, nella prossima generazione, l’Italia avrà grosse difficoltà se non si riparte da una riforma demografica. La natalità non riprende se non c’è attenzione per la famiglia. Fare figli rimette in moto l’economia, se non altro perché costringe all’investimento. È questa la priorità del Paese”.
(D.S.)

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