Viaggiatori: diritto a cosa?

Press Meeting

Rimini, mercoledì 22 agosto – L’Arena Move to Meet A1 ha ospitato un dibattito, moderato da Marco Piuri, direttore gruppo FNM, che ha visto confrontarsi Alessio Quaranta, direttore generale ENAC e Tiziano Onesti, presidente di Aeroporti di Puglia e presidente di Trenitalia S.p.A.
Il direttore di ENAC ha aperto l’incontro con una riflessione sulla natura dei diritti del passeggero, con particolare riferimento al settore aeroportuale: la tutela si connette fortemente alla necessità di trasportare in sicurezza l’utente da un luogo all’altro, seguendo precise condizioni derivanti da un vero e proprio contratto stipulato dal passeggero stesso nel momento in cui viene acquistato il servizio.
Non è solo quindi una tutela legata al mero disservizio, ma un sistema complesso che deve anche considerare una infrastruttura, ad esempio l’aeroporto, capace di offrire garanzia di massima como-dità e sicurezza per l’utente. “Trasparenza e flessibilità nell’acquisto del biglietto devono essere ga-rantite dal momento dell’acquisto online, sia esso effettuato tramite il sito diretto della compagnia, sia attraverso siti di terze parti che propongono un ventaglio maggiore di opzioni di viaggio” – ha ri-badito Quaranta. La criticità maggiore, ha ancora rilevato il direttore, si riscontra nella capacità della regolamentazione di essere al passo con i tempi: spesso le regole vengono create solamente dopo lo sviluppo di una determinata pratica commerciale, non senza casi virtuosi. Ne è un esempio l’Italia che è stato il primo paese europeo a dotarsi, nell’anno 2000, di una Carta dei diritti del Passeggero, poi recepita dalla UE.
“La sfida che aspetta i regolatori – ha aggiunto Quaranta – è proprio quella di saper gestire e garantire le tutele esistenti, anticipando però le necessità di dover intervenire in termini regolamentari per agevolare il diritto del passeggero ad un servizio che non sia solo sicuro, ma anche confortevole.”
Tiziano Onesti ha invece analizzato la problematica dal punto di vista del vettore di trasporto affer-mando da subito che “a cuore dei soggetti che si occupano di trasporto vi è la dignità delle persona.” A tal proposito anche in termini programmatici è necessario pensare a orizzonti di lungo periodo: una rete di trasporto, sia essa aeroportuale, ferroviaria o stradale, deve essere progettata con l’ottica di una ritorno di investimento in termini pluridecennali.
E per attuare ciò, Onesti ha confermato che è necessaria la presenza di un soggetto pubblico in grado di porre in essere investimenti di altissima portata. Lo sforzo massimo è finalizzato a garantire la massima assistenza al cliente e la massima tranquillità nell’affrontare il viaggio.
Il tema delle compagnie low cost è stato quindi affrontato dal punto di vista del servizio che esse offrono confrontandolo con le numerose richieste, in termini di livello qualitativo, che le Authority richiedono alle compagnie ed ai vettori “convenzionali”, fattore che potrebbe determinare criticità anche in termini di qualità del trasporto. Il presidente, è quindi ritornato sulla questione della tutela del diritto del passeggero: essa non deve limitarsi al costo, ma deve essere legata ad ogni singolo passaggio dell’esperienza di viaggio, inclusa la possibilità di avere una informazione puntuale e in tempo reale.
A questo proposito, Alessio Quaranta ha ipotizzato, pur nella sua complessità, la possibilità che possa attuarsi un interscambio tra i vettori proprio a tutela del cliente: un cambio di aereo o di treno anche di differenti compagnie, può rappresentare uno strumento utile a garantire una ottimizzazione dei tempi finalizzati al soddisfacimento del bisogno di spostamento.
Le nuove piattaforme integrate, che propongono soluzioni di viaggio utilizzando una pluralità di mezzi, rappresentano la nuova frontiera della mobilità, ma è opportuno che tali soluzioni non disorientino il passeggero nella sua libertà di scelta, provvedendo ad una precisa regolamentazione delle responsabilità legate alle vendite effettuate tramite supporti informatici.
Certamente, nonostante le molte difficoltà che un sistema di mobilità porta con sé, ha concluso Quaranta, “tutti gli attori devono essere impegnati nella sfida del futuro per limitare al massimo il disservizio e accompagnare lo sviluppo tecnologico in maniera armonica”.

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