Tockà: il momento unico

Redazione Web

Tockà: il momento unico
Giovani-adulti dialogano per un futuro di sviluppo

Rimini, 21 agosto 2022 – Non c’è futuro se i giovani non sono i protagonisti dell’oggi. L’attenzione allo sviluppo dei giovani è questione d’interesse e preoccupazione di tutta la società civile, quindi, anche del Meeting per l’amicizia fra i popoli, che, in questa XLIII edizio-ne, pone al centro del dibattito. Un dialogo entusiasmante e promettente quello svolto tra studenti di scuole superiori e universitari insieme con Pier Paolo Bellini, docente di Sociolo-gia della comunicazione presso l’Università degli Studi del Molise.
Introduce Emmanuele Forlani, direttore Fondazione Meeting per l’amicizia dei Popoli ETS, il quale propone una questione fondamentale, ossia qual è il contributo che i giovani-adulti possono dare per generare e sviluppare una passione per l’uomo.
Significativo è il docufilm dedicato al centenario di don Luigi Giussani: otto studenti (Giovan-ni Bellini, Maria Bernardi, Paolo D’Errico, Stefano D’Errico, Letizia Ercolani, Giulio Fronzoni, Giuseppe Masini, Giuditta Zanotti) si mettono alla ricerca del momento unico (tockà), l’incontro con ciò che compie il desiderio del cuore, tra Pascoli, Caravaggio, Chopin.
Un docufilm che si fa dialogo tra i protagonisti e lo sceneggiatore; quel momento unico che si fa dialogo fino a divenire incontro.
Al Meeting tale incontro diventa realtà, un dibattito concreto, un dialogo generativo. Alla ri-chiesta del Prof. Bellini di raccontare un episodio significativo inerente all’esperienza del docufilm, Giulio risponde: «È stato del tutto inaspettato: mi è arrivato un messaggio su WhatsApp e io mi sono fidato. Da lì è partita un esperienza unica ed irripetibile: un’esperienza di incontro e di passione».
La giovane Maria, invece, racconta del suo “momento unico”: «Identifico la parola “silenzio” con un episodio significativo della mia vita, la morte di una persona a me cara; un’esperienza che ti lascia il segno, pone tantissimi interrogativi di senso, domande che chiedono risposte profonde, risposte di passione».
Paolo si unisce al dialogo condividendo il suo “innamoramento”: «Il desiderio di Felicità per me è l’esperienza dell’Amore; trovare la persona amata è quell’esperienza che genera pie-nezza e ti accende la passione».
Un incontro di preghiera, durante le lodi mattutine, pone Giovanni in una profonda riflessio-ne: «È dalla semplicità degli eventi che scaturiscono i momenti di senso più belli; è dall’imprevisto che, spesso, troviamo la Via e quel desiderio di inseguire una meta fatta di passione»
La giovane musicista Letizia condivide il “dispiacere” dell’incompiuto: «Spesso noi agiamo con l’intento di completare sempre tutte le cose; ma l’incompiuto ha il suo senso, ci comuni-ca che siamo essere finiti e non infiniti, ci dice che gli altri completano la nostra incompiutezza».
Stefano pone l’accento sull’importanza del cercare: «Trovare le cose, le soluzioni è sempre una cosa bella ma la cosa importante non è il punto di arrivo, bensì seguire una strada, un percorso che merita una ricerca costante e continua. Per me il cercare è tra le cose più im-portanti»
Il gruppo di giovani si chiude con Giuseppe: «Questa esperienza mi ha cambiato la vita, so-prattutto in questo periodo difficile; è stata un’esperienza unica, ha acceso in me la passione per gli altri, la passione per l’uomo»
Conclude il dialogo Bellini, il quale invita tutti a considerare e a prendere sul serio le istanze dei giovani: «Essi sono il presente e il futuro, bisogna ascoltarli e dare loro tanto spazio; se i giovani di oggi sono felici ciò vuol dire che avremo adulti di domani altrettanto felici; è in questo che vedo la passione per l’uomo».
(R.G)

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