Il Meeting e Rimini, ogni anno l’occasione di un nuovo incontro e di un nuovo rapporto tra la città e la manifestazione.
«Siamo nel Teatro Galli, luogo simbolo di una eredità. Una eredità che la guerra ha provato a distruggere, come tanta parte di questa nostra città», spiega la presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Emilia Guarnieri, «il Galli è forse l’ultima eredità che Rimini sta riguadagnando, l’ultimo atto della ricostruzione post bellica. Questa immagine della nostra città può aiutarci ad entrare nel titolo.
Perché Rimini è una grande eredità che i nostri padri ci hanno lasciato, di arte, di storia, di laboriosità, di ospitalità, di intraprendenza, di apertura, di capacità di sacrificio. Mi è venuto naturale, nel momento in cui stavo per dire che il Meeting non ci sarebbe senza Rimini, accorgermi che il titolo di quest’anno descrive e sfida anche la nostra città. E sarebbe interessante se volessimo cimentarci a guardare insieme questa eredità e a chiederci come riguadagnarla».
Moltissime le collaborazioni e i rapporti costruiti nel tempo, si pensi ad esempio quello con la Sagra Musicale Malatestiana, con la quale quest’anno si porterà in Fiera la Madama Butterfly nella imponente versione in forma di concerto della China National Opera House.