PRESENTAZIONE DEL LIBRO “UNA NUOVA LAICITA'” DI ANGELO SCOLA

Press Meeting

“Se mi venisse chiesto di dare una ragione per cui vale la pena leggere il libro del cardinal Angelo Scola vi direi questo: fatelo perché è un libro coraggioso”. È con queste parole che il professor Francesco D’Agostino, ordinario di Filosofia di Diritto all’Università di Roma Tor Vergata e presidente onorario del Comitato Nazionale di Bioetica, ha presentato il libro del patriarca di Venezia “Una nuova laicità”, edito da Marsilio. “Ed è un libro coraggioso – ha proseguito D’Agostino – perché affronta in maniera del tutto nuovo il tema della laicità, spingendosi lontano dalle derive laiciste che caratterizzano il dibattito attuale e presentandosi come un testo innovativo anche all’interno della dottrina cattolica in materia”.
La novità della riflessione di Scola consiste nel partire da un dato di fatto: in una società globalizzata come quella attuale, nella quale si assiste ad una continua mescolanza tra persone diverse, non si può pensare più ad una rigida separazione. “La Chiesa sta in un angolo e lo Stato in un altro” sarebbe un ragionamento assolutamente anacronistico. Se il contatto è inevitabile, quindi, lo sforzo di tutti deve essere quello rapportarsi all’altro senza scivolare nel fondamentalismo. “Il tragico errore del fondamentalismo – ha continuato D’Agostino – è quello di non capire che la verità va comunicata e non imposta, al limite con la violenza, secondo il motto: ‘Sii mio fratello o ti uccido’”. Scola, invece, propone un’altra strada: quella del meticciato di civiltà.
“Il meticcio – ha spiegato D’Agostino – è colui il quale racconta le sue origini nel momento in cui si mostra, senza il bisogno di parlare. Il meticcio con il semplice colore della sua pelle racconta la sua storia individuale. Ecco perché dovremmo essere meticci: dovremmo cioè – ha concluso – imparare a capire gli altri, quando raccontano le loro storie, per entrare in un dialogo reale con loro”.

F.R.
Rimini, 21 agosto 2007