“Non mi hanno fatto male”

Press Meeting

La presentazione del libro di Renato Farina, “Non mi hanno fatto male” (Ed. Cantagalli) è stata l’occasione per una lunga chiacchierata tra l’autore e Giulio Andreotti, Senatore della Repubblica Italiana. Il libro è incentrato sulle vicende vissute da Andreotti negli ultimi anni e prende il titolo da una frase da lui pronunciata in un precedente intervento al Meeting. Il Senatore ha commentato così le recenti vicende giudiziarie di cui è stato protagonista: “Dopo tanti anni di tappeto rosso camminare un po’ sulla carta vetrata tutto sommato ribilancia la posizione. Un piccolissimo acconto di Purgatorio l’ho fatto”.
Andreotti ha avuto parole anche per questa edizione del Meeting, la prima senza don Giussani: “Adesso ci guarda da un’altra finestra”, ha detto, citando una frase del Papa attuale pronunciata durante i funerali di Giovanni Paolo II, “Passeranno gli anni, continuerà con il suo entusiasmo il Meeting e sarà un grande elemento di forza sentirsi guardati dall’alto da don Luigi”. A proposito di Papa Benedetto XVI, è stata sottolineata l’importanza dell’udienza concessa agli islamici: è un atto coraggioso iniziare un dialogo con l’Islam, in senso spirituale ma anche temporale. “Novità nella continuità”: è questa la bellezza dei papi.
La discussione è proseguita toccando molti punti di grande attualità. Pur considerando negativamente l’astensione al voto come principio, Andreotti ha parlato della sua decisione di “inchinarsi e seguire” l’indicazione della Conferenza Episcopale Italiana a proposito del Referendum sulla procreazione assistita: è necessaria una compattezza sui principi da parte dei cattolici italiani. Era necessario approvare una legge sulla procreazione, anche se non perfetta, per non far continuare il commercio del seme e di embrioni, in cui c’è qualcosa di “squallido e avvilente”. Il Senatore ha fatto sua la posizione del Papa, quando parla di una falsa modernità che vede la normalità nella totale assenza di regole.
Andreotti ha commentato anche il ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza: un passo doloroso, che sicuramente lascia aperti tanti problemi, ma è comunque una tappa importantissima per trovare un modus vivendi tra Israeliani e Palestinesi. In merito al terrorismo, il Senatore ha messo in guardia dal confonderlo con l’Islam: anche i primi italiani emigrati negli Stati Uniti erano stati dipinti dalle cronache americane in modo negativo.
“Noi cristiani dobbiamo sentirci portatori di qualcosa di positivo. Non è importante dirsi cristiani, è importante esserlo”: è necessario ritornare ad una politica cristiana, così come la intendevano maestri del calibro di De Gasperi. Il Senatore ha concluso ribadendo la sua difesa di Fazio, Governatore della Banca d’Italia, definito un cattolico militante e un valido teorico, non integralista ma integro.

L.L.

Rimini, 24 agosto 2005