MY FUNKY VALENTINE, MUSICA DI CONFINE Al Meeting 2012 concerto del Quartetto italo-sammarinese

Press Meeting

Musica meticcia. jazz e swing, soul e bossa nova s’intrecciano costantemente. Alle volte s’incontrano con il pop o la canzone d’autore italiana. È questa la cifra musicale dei My Funky Valentine, band italo-sammarinese nata nel 2011 dall’entusiasmo e la necessità di fare musica di quattro musicisti: Valentina Monetta (voce), Simone Migani (tastiere), Claudio Malerba (batteria), Alex Gorbi (contrabbasso). Già dalla line-up del gruppo la direzione musicale dei quattro è evidente: nessuna chitarra, formazione in linea con lo standard di un classico complesso jazz. E la scelta ha incontrato, ieri sera, l’apprezzamento delle tante persone raccolte sotto il palco dell’area Edison, al termine della giornata inaugurale della XXXIII edizione del Meeting.
Al centro del palco Valentina Monetta. Bella tonalità vocale e altrettanto buona estensione e, soprattutto, un rapporto profondo con la musica: “Mio padre era un musicista e da bambino ascoltavo i suoi dischi. Ho praticamente consumato gli lp di James Brown e Fred Bongusto”. Una “fusion” che viene da lontano quindi, e che oggi si mostra e si fa ascoltare nel modo molto originale con cui i My Funky Valentine propongono i brani di altri autori. “Nessuna cover – ci tiene a sottolineare la band – “interpretiamo ogni canzone cercando di farla nostra, di proporla come la sentiamo dentro di noi”. Infatti, “Sweet dream” degli Eurythmics è come Dave Stewart e Annie Lennox non la suonerebbero e canterebbero mai. La canzone rallenta, si dilata, indossa un’armonia elegante, quasi raffinata, lontanissima da ritmi e suoni pop. Stessa sorte anche per “Senza fine” di Gino Paoli. Il pubblico all’inizio fatica quasi a riconoscerla, ma poi Valentina la affronta in un modo che ricorda il suo grande modello musicale, Mina, e la rende così identificabile e piacevolissima d’ascoltare.
Solo James Brown e la sua “I feel good” sfuggono alla regola. Il giro di basso con cui si apre è inconfondibile, l’energia della batteria contagiosa, la voce di Valentina roca e coinvolgente. Per i ragazzi che dalla mattina lavorano duro in tutta la fiera, rimane solo da cominciare a ballare. È soul music. Serve a questo. E in chiusura arrivano anche i brani composti e arrangiati dai tre compagni d’avventura. Si possono ascoltare nel loro primo cd, uscito pochi mesi fa: “Il mio gioco preferito”.

(C.B.)
Rimini, 20 agosto 2012

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