Rimini, 24 agosto 2024 – Alle ore 13:00, presso la Sala Gruppo FS C2 della Fiera di Rimini, si è tenuto il convegno dal titolo “Mobilità e reti”, un incontro che ha esplorato le complesse interconnessioni tra infrastrutture, trasporti e sviluppo economico in Italia. Hanno partecipato Alfredo Maria Becchetti, presidente Infratel; Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Pierluigi Di Palma, presidente ENAC. La moderazione è stata curata da Emmanuele Forlani, direttore della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS. Forlani ha aperto il convegno evidenziando il legame inscindibile tra infrastrutture e trasporti, sottolineando come questi due aspetti siano fondamentali per la crescita del Paese.
Galeazzo Bignami: mobilità e diritto costituzionale
Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha sottolineato come il diritto alla mobilità sia sancito dall’articolo 16 della Costituzione italiana, che evidenzia l’obbligo dello Stato di garantire questo diritto attraverso diverse forme di trasporto: aereo, su gomma, ferroviario e marittimo. Citando esempi specifici come il sistema tariffario di Autostrade per l’Italia (ASPI) e la gestione delle strade da parte di ANAS e degli enti locali, Bignami ha poi approfondito le complessità legate alla gestione delle infrastrutture di trasporto in Italia, evidenziando la necessità di un approccio coordinato.
Il viceministro ha anche parlato del ruolo strategico del Porto di Ravenna, menzionando i significativi investimenti in corso e anticipando il possibile varo della zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna. Ha anche sottolineato l’importanza del trasporto aereo, che nel 2024 potrebbe superare i 200 milioni di passeggeri, evidenziando come questo settore sia un indicatore della crescita e della vitalità del Paese.
L’Italia presenta sfide uniche nella gestione delle infrastrutture in ragione della sua particolare orografia. Il viceministro Bignami ha sottolineato la necessità dell’importanza di un’integrazione europea e di un dialogo costruttivo con l’Europa per adattare le regolamentazioni comunitarie alle specificità italiane.
Pierluigi Di Palma: il trasporto aereo come ponte economico e culturale
«Il trasporto aereo è un ponte immateriale che unisce culture diverse e determina il superamento di pregiudizi. Unito all’Erasmus, ha costruito l’Europa contribuendo a superare diffidenze e difficoltà di relazione. È anche business importante, un elemento di crescita e di sviluppo economico del territorio».
Pierluigi Di Palma, presidente ENAC, ha sottolineato come il trasporto aereo, combinato con programmi come l’Erasmus, abbia contribuito a costruire l’Europa, permettendo di identificarsi non solo con il proprio Stato nazionale ma con il continente europeo. Potente mezzo di connessione tra culture diverse, il trasporto aereo un “ponte immateriale” che unisce culture e persone, contribuendo a superare pregiudizi e diffidenze
Di Palma ha anche parlato del trasporto aereo come motore di sviluppo economico, spiegando come l’incremento dei passeggeri e la qualità delle infrastrutture siano fondamentali per la crescita del Paese. Ha evidenziato l’importanza della tutela dei diritti dei passeggeri, in particolare di quelli a ridotta mobilità. «Questo credo sia anche il nostro compito: porre al centro dell’attenzione il passeggero e i suoi diritti», sottolineando la centralità della qualità del servizio nel settore del trasporto aereo.
Anche Di Palma ha ribadito come l’Europa – e l’esigenza di esserne parte – sia «una condizione necessaria», ma ha anche evidenziato come a livello europeo il trasporto aereo sia oggetto di un pregiudizio ideologico. «Questo pone in un ambito di discussione critica verso questa Europa che non tiene conto della specifica orografia dei Paesi».
Di Palma ha infine menzionato il dibattito internazionale sulla sostenibilità ambientale del trasporto aereo, sottolineando come l’Italia abbia sostenuto l’adozione del biofuel come soluzione a lungo termine. «Il trasporto aereo punta sui biocarburanti e su combustibili più eco-compatibili. Nel 2050 i motori saranno tal quali rispetto a quelli di oggi. Il goal della decarbonizzazione si farà con i biofuel e non con idrogeno o elettrico, anche solo per una questione di sicurezza».
Alfredo Maria Becchetti: la digitalizzazione come strumento di sviluppo
Alfredo Maria Becchetti, presidente di Infratel – la stazione appaltante che porta la banda ultra larga e la fibra ottica in ogni parte del Paese – ha spiegato come la connettività digitale sia un’infrastruttura essenziale per migliorare la qualità della vita e favorire lo sviluppo economico, anche nelle aree più remote. «Il superamento del digital divide crea collegamento fra i luoghi. La nostra è diventata un’epoca di rapporti interpersonali digitali: creare un collegamento stabile aumenta capacità industriale, favorisce la creazione di piccole e medie imprese e aumenta la demografia». Il collegamento informatico crea una sorta di «città ideale rinascimentale», con un miglioramento della qualità della vita e dei territori, favorendo e una riurbanizzazione delle piccole comunità. «L’orografia severa e la difficoltà territoriale del Paese comporta una complessità ingegneristica e tecnologica per arrivare singolarmente a ogni civico del nostro territorio».
Becchetti ha menzionato un recente accordo con il Commissario alla ricostruzione del terremoto dell’Aquila, un progetto che mira a portare la connettività nelle aree colpite dal sisma, contribuendo alla loro rinascita e rivitalizzazione. Ha spiegato come l’infrastruttura digitale permetta alle persone di lavorare a distanza, migliorando la qualità della vita e favorendo la crescita demografica in piccole comunità che altrimenti rischierebbero di spopolarsi. «La riurbanizzazione delle piccole parti è fatta sicuramente dalle infrastrutture materiali, ma in questa epoca abbiamo necessità di avere un collegamento informatico».
Intelligenza artificiale e big data: sfide e opportunità
Anche l’intelligenza artificiale e i big data hanno un ruolo nel futuro delle infrastrutture e della mobilità. Nel dibattito conclusivo, Pierluigi Di Palma ha sottolineato l’importanza della certificazione dei dati – «se i dati di partenza sono sbagliati, l’IA non ci semplificherà la vita ma la renderà più complessa» – avvertendo che errori nei dati di partenza potrebbero compromettere la sicurezza e richiamando alla prudenza nell’adozione di queste tecnologie. «L’intelligenza artificiale deve essere uno strumento di supporto, non un sostituto dell’intelligenza umana. È utile se è utile all’intelligenza dell’uomo, non per fare dell’uomo un elemento marginale».
Alfredo Maria Becchetti Becchetti ha riconosciuto il potenziale dell’intelligenza artificiale, mettendo in guardia dai rischi di un suo uso indiscriminato. Ha sottolineato l’importanza di mantenere il controllo umano sulle decisioni critiche e ha ribadito che il vero obiettivo dovrebbe essere quello di migliorare i collegamenti tra le persone e rafforzare i legami sociali.
Verso un futuro sostenibile e inclusivo
Galeazzo Bignami ha concluso il convegno richiamando l’attenzione sull’importanza di integrare le infrastrutture materiali e digitali per migliorare la qualità della vita e garantire uno sviluppo sostenibile. Ha sottolineato la necessità di fare sacrifici oggi per garantire un futuro migliore alle prossime generazioni, citando come esempio il progetto dell’alta velocità sulla costa adriatica, che richiederà compromessi ma porterà grandi benefici a lungo termine. «L’essenziale oggi è invisibile, ma è fondamentale per costruire il benessere delle comunità di domani», ha dichiarato Bignami, chiudendo con un invito alla riflessione e all’azione collettiva.