Miracoli: quando la scienza si arrende

Press Meeting

In una sala gremita si è svolta la presentazione del libro di Saverio Gaeta. Partecipano oltre all’autore S. Em. Card. Josè Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e Lucio Brunelli Giornalista vaticanista del TG2.
Brunelli introduce l’incontro richiamando quanto scrisse G. K. Chesterton: la cosa più incredibile dei miracoli è che accadono, e chi crede ai miracoli ha delle prove a favore, chi non crede lo fa per delle teorie contrarie ai miracolo. La Congregazione delle Cause dei Santi utilizza un metodo positivista e rigorosamente scientifico per riconoscere un miracolo.
Martins: La Chiesa acquisisce la certezza della santità di una persona attraverso il riconoscimento di un miracolo compiuto dopo la morte del santo. Se avviene un miracolo dopo che è stato richiesto ad un santo abbiamo la sicurezza che Dio “appone il suo timbro” e che effettivamente quella persona è santa.
La beatificazione ha validità locale e viene richiesta al Papa dal Pastore della chiesa locale, mentre la santificazione ha carattere universale e viene richiesta a nome della Chiesa Cattolica dal Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Il motivo per cui Giovanni Paolo II ha fatto più santi di tutti i suoi precedessori messi insieme è da ricercarsi nella dichiarazione fatta dal Concilio Vaticano II relativamente alla vocazione universale alla santità: tutti gli uomini sono destinati a diventare santi. Oggi abbiamo più Chiese locali rispetto al passato e inoltre il Papa ha riconosciuto nella santità la strada più efficace per l’unità di tutti i cristiani nella Chiesa (Una, Santa e Cattolica) e quindi per realizzare l’ecumenismo.
Gaeta chiarisce che prima di iniziare un processo di riconoscimento di un miracolo è necessario produrre una documentazione analitica di un fatto avvenuto, che deve essere sottoposto distintamente a due esperti di chiara fama per riconoscere che quanto accaduto non trova spiegazioni scientifiche. Dopo questi due pareri distinti e positivi il materiale viene sottoposto alla Congregazione, che vaglia e decide se consegnare il materiale ai competenti medici che lavorano presso di essa.: sono 60, tutti cattolici di fama mondiale; ma molto spesso viene chiesta una consulenza scientifica anche a medici agnostici o non credenti. Dopo un mese di studio i medici discutono collegialmente se il fatto non può essere spiegato scientificamente. Molto spesso viene richiesto ulteriore materiale diagnostico per escludere qualsiasi possibile obiezione: la Congregazione non ha infatti alcun interesse a riconoscere come miracoli fatti dubbi. La documentazione riguarda diagnosi, prognosi, modalità curative e terapie con supporto cartaceo, fotografico e diagnostico e deve attestare una guarigione istantanea, completa e duratura. I medici non hanno il compito di dichiarare miracolo un fatto, ma solo di dichiarare che il fatto non è spiegabile scientificamente con i più moderni metodi di analisi.
I miracoli possono riguardare guarigioni, ma anche fatti tecnici, come il caso inspiegabile, analizzato da ingegneri peruviani e americani, del salvataggio di 28 marinai che stavano affondando a seguito dello speronamento di un sommergibile.
Sono stati poi presentati alcuni casi di miracoli, riferiti sia a guarigioni che a motivi tecnici, documentati nel libro di Gaeta che sarà possibile trovare in libreria a settembre.
Martins chiarisce che il miracolo ha una dimensione religiosa e spirituale: testimonia che il regno di Dio è presente storicamente adesso e qui e che esiste un legame spirituale tra chi chiede il miracolo e chi intercede presso Dio.
La santità è il desiderio dell’uomo che vive, che tende continuamente alla meta e che vuole realizzare la sua umanità. L’uomo perfetto e quindi realizzato è Cristo presente qui ed ora: quindi la santità è una strada da percorrere nella sequela di Cristo. Il mondo ha bisogno di santi, come ha dichiarato il Papa nel discorso per la giornata mondiale della gioventù “Non abbiate paura di essere i santi del terzo millennio”.

G.V.
Rimini, 25 agosto 2004