Meno fragili, più uguali

Redazione Web

I PROTAGONISTI DELLE INIZIATIVE DI SOSTEGNO ALLO SVILUPPO DEL GOVERNO ITALIANO SI SONO RACCONTATI AL MEETING

 

Rimini, 22 agosto – L’incontro “Meno fragili, più uguali. Planet & Prosperity for development” in Arena Internazionale A3 ha rappresentato una bella occasione per ascoltare testimonianze dirette di uomini e donne che, grazie alla cooperazione italiana, hanno potuto migliorare la loro vita e intraprendere una carriera.

Luca Maestripieri, direttore Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, ha aperto l’incontro affermando che «abbiamo l’obiettivo di rendere la cooperazione ancora più protagonista nella scena internazionale».

A seguire, la testimonianza di Workineh Wabe Dube, dall’Etiopia. Wabe è il capo villaggio, uno degli anziani – “elder” – nonché leader della locale cooperativa. Ha partecipato alle sessioni di Community Conversation, apprezzando quanto questi incontri hanno significato per l’intero villaggio. Gli incontri e la discussione aperta con le altre famiglie (donne e uomini) hanno permesso a lui e agli altri uomini di prendere consapevolezza di comportamenti sbagliati adottati all’interno dei nuclei familiari. Wabe ha testimoniato quanto sia stata importante l’esperienza della realizzazione degli orti familiari e della campagna informativa sulla nutrizione e quanto sia fondamentale la consapevolezza che una maggiore diversificazione della dieta quotidiana sia vantaggiosa per la salute.

Funga Tola Uke, dell’Etiopia, è un’animatrice locale che ha partecipato molto attivamente a tutte le sessioni di “community conversation”. L’esperienza le ha permesso per la prima volta di discutere in pubblico, di esprimere la sua opinione, di condividere situazioni familiari rivelatesi simili anche in altre famiglie della stessa comunità. Così, ha potuto trattare argomenti che vanno dalle problematiche all’interno della famiglia, come il ruolo della donna o mariti spesso poco collaborativi e dediti all’alcool, a comportamenti e pratiche tradizionali lesive dei diritti delle donne, fino alla possibilità di vedere meglio riconosciuto il ruolo della donna anche in organizzazioni quali le cooperative. Grazie agli incontri e alla partecipazione a training organizzati dal progetto Funga ha deciso, insieme ad altre donne, di istituire un gruppo informale che ha iniziato ad accantonare mensilmente piccole somme di danaro per metterle a disposizione del gruppo o per intraprendere nuove iniziative economiche.

Ali Dbouk, dal Libano, è vicepresidente del Gruppo di Azione Locale di Tiro, che è stato creato con la partecipazione di cooperative di pescatori e piccoli agricoltori. Ali ha sostenuto la realizzazione di un’area marina protetta ed ha promosso una campagna di sensibilizzazione verso la tutela ambientale presso le scuole primarie locali attivandosi in un territorio di confine difficile sia da un punto di vista geografico che sociale. La sua iniziativa e il suo impegno sul campo hanno permesso di valorizzare la pesca come l’unica attività economica per il sostegno alle loro famiglie. Recentemente, accanto alla pesca, si sono avviate iniziative per la protezione dei numerosi resti archeologici sottomarini e gruppi di giovani pescatori hanno iniziato ad organizzare visite e immersioni guidate.

Arriva dalla Tunisia Rajaa Ben Lacheb, animatrice della rete delle donne in un territorio al confine con la Libia, area geografica a grande rischio di emigrazione. La rete si è organizzata in associazione e gestisce autonomamente la filiera delle vongole e la trasformazione dei prodotti della pesca. Le donne raccoglitrici di vongole, organizzandosi in associazione, stanno tentando con successo di abbattere i costi dovuti all’intermediazione dei commercianti e a ricavare introiti maggiori grazie alla vendita diretta della loro produzione. L’associazione è riuscita anche valorizzare la recente presenza del granchio blu che da minaccia è diventata ora ulteriore risorsa economica.

 

(L.V.)

 

Responsabile Comunicazione Eugenio Andreatta tel. 329 9540695 eugenio.andreatta@meetingrimini.org

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