Madama Butterfly.

Press Meeting

Una raffinata “Madama Butterly” inaugura la XXXVIII edizione del Meeting di Rimini. In scena, alle 21.45, 160 artisti di Pechino, tra orchestrarli e cantanti, coinvolgono il pubblico della gremita Arena Spettacoli UnipolSai D3 nelle atmosfere della celebre tragedia pucciniana.
L’evento nasce dal confronto fra culture apparentemente distanti, ma straordinariamente in dialogo fra loro. È l’Ambasciatore Li Ruiyu che per primo, durante il saluto iniziale, riconosce la lunga tradizione di relazioni che intercorrono tra l’Italia e la Cina: «Marco Polo, Matteo Ricci e quindi Giacomo Puccini, che ha tratto ispirazione da melodie popolari cinesi per le sue opere». Emilia Guarnieri, presidente delFondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, sottolinea che «siamo eredi di un patrimonio incalcolabile, che fatichiamo a stimare, conoscere e apprezzare e spesso sono i popoli stranieri a farcelo capire».
A dirigere la China National Opera House è il maestro di fama internazionale Yang Yang; sul palcoscenico il soprano Yao Hong e il tenore Li Shuang danno voce alla tragedia della geisha sedotta e abbandonata che preferisce la morte al disonore. Emozionanti i momenti in cui il Coro, a bocca chiusa, comunica l’evoluzione del dramma. Sullo sfondo, le immagini paesaggistiche ricreano le atmosfere esotiche del Giappone. Gli applausi del pubblico, calorosi, hanno intervallato l’esibizione, sottolineandone i momenti più empatici e virtuosi.
Coro e orchestra regalano un’ultima emozione al pubblico: due brani della tradizione popolare cinese lasciano trasparire quanto la musica parli il linguaggio universale della bellezza.

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