Leonardo e Michelangelo. Due passioni per l’uomo

Redazione Web

Leonardo e Michelangelo. Due passioni per l’uomo
Spettacolo teatrale di e con Roberto Mercadini

Rimini, 22 agosto 2022 – Roberto Mercadini, “poeta parlante” e raccontatore “di storie che contengono altre storie”, è stato applauditissimo protagonista al gremito Teatro Galli per la sua rivisitazione in forma di monologo delle figure di due immensi geni, Leonardo e Michelan-gelo, poste a confronto come in una sorta di dittico, in occasione del XLIII Meeting per l’amicizia fra i popoli.
Con la consueta verve affabulatoria che ha fatto la fortuna dei suoi recital, sempre seguitissimi, Mercadini, recentemente autore sull’argomento nel volume “L’ingegno e le tenebre” (edito da Rizzoli), ha ricostruito i tratti umani e geniali delle due grandi figure, nel cuore al contempo scuro e artisticamente, splendidamente luminoso del Rinascimento.
Due immensi geni, che si sono incontrati ma non si sono mai piaciuti, agli opposti in tutto, ma rappresentativi al massimo grado di una grande epoca, ugualmente ricca di contraddizioni, spietata e seducente. Un tempo popolato da molti altri strepitosi artisti i cui nomi sono oggi largamente sconosciuti, dai pittoreschi soprannomi (a cui Mercadini ha dedicato un capitolo), così come di Signore guerriere come Caterina Sforza, di frati ribelli o gaudenti.
Entrambi toscani, geniali e precoci, Michelangelo e Leonardo non potrebbero essere più di-stanti: capriccioso, perfezionista, trasandato nei modi e nel vestire, grande creatore di forme, «una sorta di negromante che diceva sì ad ogni nuova commissione, anche quando era stata giudicata irrealizzabile da altri artisti», il primo; un perfetto modello di gentiluomo “cortese”, elegantissimo, che non rispettava mai una consegna perché sempre avvinto da nuove avventure della mente, il secondo. Protagonisti di un’epoca che, come nella loro vita e nella loro opera, non vedeva confini tra le luce e ombra, e gli ingegni perfetti degli artisti convivevano con le tenebre delle proprie ossessioni e del loro tempo.
Straordinariamente luminosa la mente di Leonardo, tesa sempre verso nuovi voli della mente, che scriveva: “Una volta che avrai assaporato il volo camminerai per sempre sulla terra con gli occhi rivolti al cielo, perché ci sei stato e sempre vorresti tornare”.
Particolarmente appassionata e spinta quasi fino alla commozione la rievocazione che Mercadini ha fatto dello sforzo umanamente sovrumano per la realizzazione del “Giudizio universale” che gli faceva scrivere parole ardenti e tormentate di fede e di amore per l’umanità: «Io vorrei essere santo… vorrei essere Dio…».
(M.T.)

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