Rimini, 21 agosto 2015 – Esistono in Italia numerosissime associazioni di imprenditori che non si sono arresi alla crisi e che cercano di capire come far crescere il loro business in un contesto internazionale difficile e globalizzato. FederlegnoArredo è una di queste, tiene alto il nome del nostro Paese per il design ed è prima in Europa in ricerca e sviluppo per gli investimenti nel settore. Federlegno è presente al Meeting di Rimini con una mostra all’interno del padiglione C1 per far conoscere la storia e il valore del design italiano. Oggi negli spazi prospicenti la mostra, l’associazione ha tenuto un incontro dal titolo “Lavoro: un avventura che vale la pena vivere”. Sono intervenuti Mario Barzaghi, titolare di Effebiquattro, l’onorevole Simona Malpezzi, Mattia Mocellin, studente del corso tecnico-commerciale nel Polo formativo di Levante sul Seveso e il presidente FederlegnoArredo Roberto Snaidero, introdotti da Giovanni De Ponti, direttore generale dell’associazione.
L’incontro è stato preceduto da un video che metteva in evidenza la centralità della questione educativa per non far venire meno una tradizione di laboriosità artigianale che tanto ha dato al nostro paese.
Snaidero ha sottolineato l’importanza degli artigiani in un contesto come l’attuale. “I prototipi per l’industria sono realizzati da loro, che riescono a dare forma e non raramente anche a modificare il design iniziale”. Per questo se gli artigiani venissero meno sarebbe un grande danno per tutta la filiera, che è uno dei settori di traino del made in Italy. “Abbiamo creato – ha continuato il relatore – con grande pazienza e sacrifici un polo scolastico che preparasse i giovani a questo mestiere in tutti i suoi aspetti, design compreso. Questo è un modo per garantire un futuro al settore. Ad ottobre andremo alla fiera dell’arredo-casa a Mosca; è un occasione che come associati non possiamo perdere, perché altrimenti altri paesi entreranno in questo mercato nel quale per ora siamo punto di riferimento, nonostante tutte le difficoltà del momento”.
Barzaghi ha riconfermato la positività dell’esperienza del polo formativo (Its) una formula che “permette di trovare giovani preparati alle necessità dell’industria, che da parte sua richiede una preparazione tecnica e informatica continuamente aggiornata in tutti i comparti”. Il titolare di Effebiquattro ha richiamato poi la politica alle sue responsabilità e ad “accorciare i tempi delle risposte, perché oggi il mondo va molto più veloce”.
Il moderatore De Ponti ha riconfermato che questa realtà scolastica è potuta nascere perché “si è partiti dal bisogno delle imprese”, approccio che inevitabilmente tende a creare occasioni di lavoro per i giovani. Praticamente un assist per il relatore studente Mattia Mocellin, che ha frequentato Its “fidandomi – ha raccontato – delle promesse fatte dagli imprenditori fondatori. Adesso posso dire di aver vinto la scommessa ed aver ben riposto la mia fiducia: la formazione specifica era attuata da docenti che operavano attivamente nel settore e le opportunità per i giovani in questo ambito sono molte e qualificate”. “La cosa che mi è piaciuta di più di questa avventura – ha proseguito lo studente – è che si può fare impresa sull’arte. Nel nostro settore le due cose combaciano”.
Simona Malpezzi ha esordito commentando il video iniziale: “Ho visto molti ragazzi felici, perché i ragazzi per poter studiare e lavorare bene devono essere felici”. La deputata ha sostenuto che “bisogna curare l’istruzione e la formazione con un sguardo nuovo, in una prospettiva che non li orienti solo verso i licei”. Per questo è necessaria un’alternanza formativa tra scuola e lavoro per tutti gli studenti delle superiori “in modo che si capisca anche la bellezza del lavoro manuale attraverso il quale si fa cultura come la fa chi studia”.
Al termine dell’incontro è arrivato a sorpresa il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina il quale ha riaffermato che “se l’Italia fa l’Italia come nel caso di Expo possiamo toglierci delle belle soddisfazioni nei confronti di chiunque”.
(A.S.)