La vita rinasce in Brasile

Press Meeting

Guzman Carriquiry, sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici, ha introdotto l’incontro ricordando come il Brasile sia il paese leader nella produzione di carne e di alcuni prodotti agroalimentari e mantenga elevati tassi di crescita: è una realtà con cui nel futuro prossimo avremo a che fare per forza di cose.
Il sen. Giampaolo Bettamio, Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, ha iniziato parlando di cooperazione allo sviluppo, che non deve essere orientata alla quantità ma alla qualità. Ha quindi passato in rassegna i progetti realizzati col finanziamento del Governo Italiano nell’ambito del miglioramento dell’ambiente, degli aiuti alla crescita mediante la cooperazione (non semplici e spesso inefficaci sussidi) e della tutela dell’infanzia.
Marcos Zerbini, Presidente del Movimento dei lavoratori senza terra di San Paolo, ha raccontato la sua storia: ha iniziato ad aggregare favelados per far loro acquistare la terra a condizioni più vantaggiose, convinto che l’esigenza primaria per l’uomo fosse quella della casa, e creato anche una vera e propria rete di servizi. È stato però solo grazie all’incontro con Comunione e Liberazione che ha scoperto una cosa molto più importante della cittadinanza: l’incontro con Gesù Cristo. Lui è ciò che dà senso e pienezza alla vita, e Suo è il merito della riuscita delle opere intraprese. Al termine, ha mostrato immagini delle favelas di 10 anni fa e dei nuovi quartieri che hanno preso il loro posto.
Ha poi preso la parola Roberto Moussalem de Andrade, Ministro dello Sviluppo Urbano dello Stato di Bahia. La città di Salvador di Bahia in 50 anni ha sestuplicato la sua popolazione, con una serie di problemi ambientali, urbanistici e di sicurezza connessi a questa espansione. Anche grazie alla collaborazione italiana del Ministero per gli Affari Esteri e di Avsi, è stato possibile realizzare il progetto Viver melhor, che nella prima fase si è occupato di procurare una casa ai favelados; nella seconda sta mettendo e metterà al centro del progetto la persona, lo sviluppo dell’essere umano.
Fabrizio Pellicelli, responsabile dei progetti in Brasile della Fondazione Avsi, ha ricordato il metodo che ha caratterizzato questo progetto: mettere al centro le persone e insieme a loro riscoprire il talento e il positivo che in loro risiedono: non sostituirsi, ma unirsi a loro. Questo primo passo è stato decisivo per la buona riuscita della collaborazione tra le autorità e la popolazione, e testimonia l’importanza di corpi intermedi quali Avsi in processi di questo genere.
Ha chiuso l’incontro Giuseppe Deodato, Direttore Generale per la Cooperazione e lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, secondo cui le immagini, pur molto apprezzate, non riescono a dare l’idea della dimensione del cambiamento avvenuto a Salvador, in particolare alla Ribiera Azul, dove qualche anno fa sorgeva la più grande favela della città e oggi il mare è tornato “azul”. L’Italia – questa è la promessa al termine dell’incontro – continuerà a fare la sua parte.

F.T.

Rimini, 23 agosto 2005