Interrogare la realtà attraverso il cinema

Redazione Web

Rimini, 21 agosto – Nella rassegna delle “Nuove esperienze per una scuola che cambia”, l’appuntamento di oggi è con il linguaggio del cinema. Il docente di Storia e Filosofia Marco Ferrari, in qualità di ideatore e direttore di Accademia di Video Making, al pubblico affollato in Arena Polis Edison A1, ha proposto il dialogo con Simone Fratini, di Cineteca di Bologna, co-direttore Accademia di Video Making, con Andrea Mazzoleni, docente di Filosofia al Liceo Malpighi di Bologna e con Tiziana Montalbano, social​ ​media e marketing manager​ di @Paroleostili.

La proiezione del cortometraggio “Moon”, di Nikolai Palineri (https://vimeo.com/332847926) ha aperto il dialogo. «Si tratta di un prodotto che deriva dall’esperienza fatta con Accademia di Video Making», ha spiegato Ferrari, «un percorso gratuito e completo di formazione che offre agli studenti della scuola secondaria superiore italiana i linguaggi e gli strumenti per sviluppare le competenze necessarie a creare documentari, cortometraggi, video spendibili in tutti gli ambiti,  dalla didattica alla divulgazione scientifica». Non ci sono dubbi che il cinema possa essere un potente veicolo di organizzazione e comunicazione del sapere, per questo è interpellato Fratini che, contestualizzandone l’invenzione, ha puntualizzato che «la vera rivoluzione è stata la nascita di una forma d’arte capace di parlare a tutti».

Che cos’ha da dire il cinema alla didattica? Mazzoleni non ha dubbi: «Sa dire molto, non solo quello che impegna, ma anche quello che all’apparenza è banale. L’interessante è usarlo come strumento per interrogare il reale. Allora si può fare anche la filosofia». Il giovane professore ha quindi raccontato l’esperienza fatta con i suoi alunni, nata attorno a temi filosofici importanti come il tempo e l’eterno. «Possono nascere le stesse domande che si ponevano i medievali: cosa ha fatto Dio prima di creare il tutto? Qual è il suo linguaggio?»

L’uso del cinema nella didattica coinvolge di necessità anche il livello della comunicazione e molto opportuni appaiono, in questo momento, i contenuti del Manifesto della comunicazione non ostile (https://paroleostili.it). «L’associazione no-profit Parole O_Stili è nata a Trieste nell’agosto 2016», ha detto Tiziana Montalbano, che è intervenuta al Meeting al posto di Rosy Russo, presidente della stessa. «Il manifesto ha l’obiettivo di responsabilizzare ed educare gli utenti della rete a scegliere forme di comunicazione non ostile, rivolgendosi a tutti i cittadini consapevoli del fatto che “virtuale è reale”, e che l’ostilità in rete ha conseguenze concrete, gravi e permanenti nella vita delle persone». In questo senso l’associazione organizza iniziative di sensibilizzazione e formazione con le scuole, le università, le imprese, le associazioni e le istituzioni nazionali e territoriali. La marketing manager ha concluso: «Consapevolezza è la parola che guida le nostre scelte». «Mi ha colpito», è intervenuto Ferrari, «la grande adesione al manifesto da parte del mondo della scuola. Penso sia un chiaro segnale del fatto che i suoi contenuti vanno a toccare competenze che rimangono scoperte».

L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata all’approfondimento della grammatica del cinema. Fratini, in breve tempo, ma soprattutto grazie alla «scena più bella della storia del cinema» (Mezzogiorno di fuoco di Sergio Leone), ha mostrato al pubblico tutti gli elementi del linguaggio del cinema. Infine ha rivolto l’invito a tutti i presenti a visitare il sito https://videomakingacademy.it in vista della prossimo corso dell’accademia.

 

(G.L.)

 

Responsabile Comunicazione Eugenio Andreatta tel. 329 9540695 eugenio.andreatta@meetingrimini.org

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