GUIDA ALL’ASCOLTO DAL VIVO – COLLANA SPIRTO GENTIL S. RACHMANINOV: CONCERTO N. 2 OP. 18.

Press Meeting

Pier Paolo Bellini ha brevemente introdotto, in una sala completamente gremita, l’ascolto dal vivo del Concerto n. 2 di Rachmaninov: ascolto che è stato poi guidato e commentato dal maestro Pippo Molino, compositore, in sostituzione del maestro Luca Belloni. Il concerto sarebbe stato per pianoforte e orchestra: senonchè collocare un’orchestra in sala A2 avrebbe creato non pochi problemi logistici. L’esecuzione .è stata allora affidata a due pianoforti, uno dei quali ha svolto la parte dell’orchestra.
“Sono musiche forti e drammatiche, che dicono della nostra grandezza nel cosmo, che testimoniano la tensione dell’uomo a essere unito con ciò che lo circonda” ha detto Bellini, riprendendo il commento fatto all’opera da don Giussani, “e che testimoniano la dimensione universale dello spirito di Rachmaninov”. Egli “descrive una lotta nella quale la positività delle cose combatte contro il disordine del mondo; è un vero dramma, che però tende alla vera pace”.
Bellini ha infine precisato, sempre riprendendo l’analisi di Giussani, che “la musica di Rachmaninov, che è russo, è diversa da quella dell’occidente, da quella di Beethoven per esempio: quest’ultimo infatti descrive e interpreta la tensione solitaria, individuale, dell’uomo all’infinito, mentre Rachmaninov parte da una concezione in cui il singolo io, in questa ricerca, è parte di una coralità, di una comunità, di un popolo a cui appartiene”.
Molino ha guidato e spiegato l’ascolto del concerto suddividendolo nei tre movimenti in cui è composto, dedicando a ciascuno di essi un commento specifico e facendone ascoltare a parte alcuni momenti particolarmente significativi. Il concerto è stato magistralmente eseguito da due giovani artiste, Antonietta Assini e Chiara Montelatici, più volte applaudite durante l’esecuzione dei diversi movimenti: alla fine della loro performance, il pubblico presente ha loro tributato una vera e propria ovazione.
“Rachmaninov è un grande compositore”, ha detto Molino, “molto originale, ma capace con la sua musica di raggiungere tutti”. In merito alla sua musica “si tratta sempre di melodia, c’è più continuità che dissonanza, come spesso capita ascoltando altri compositori del ‘900 come lui”.
In merito a questo concerto Molino ha sottolineato che “continuità non vuol dire uniformità, come si nota nel terzo movimento quando il tema del primo movimento viene ripreso, ma in modo diverso, con una diversa interpretazione da parte dell’autore”.

M.C
Rimini, 22 agosto 2007