GLI SWING TONIC

Press Meeting

Lo swing italiano è stato il protagonista della serata riminese che si è svolta alle 22.00 nell’area Piscine Ovest all’interno della Fiera. Il pubblico accorso numeroso ha accolto la band con calore. Gli Swing Tonic hanno portato il loro contributo aggiungendo a una giornata ricca di incontri e presentazioni, ritmi allegri e frizzanti in un contesto che sprizzava allegria. Non a caso, come spiega Andrea Antognetti cantante della band, “lo swing nasce verso la fine degli anni Venti, in piena crisi economica ed in pieno proibizionismo. I jazzisti sentirono il bisogno di rispondere in modo positivo all’emergenza che aveva coinvolto intere popolazioni”.
Una band nata quasi per caso la loro; il gruppetto di amici era solito trovarsi a tavola con qualche chitarra, un bicchiere di vino e tanta voglia di stare insieme. Poi una domanda: “Hai presente quella canzone?…dai! Con gli accordi tipo manouche?” In quel momento qualcosa è cambiato, nasce un modo nuovo di fare musica e una nuova passione, diventano gli Swing Tonic. Pieni di talento e vivacità, tre ragazzi, ai quali si aggiungeranno in breve tempo altri due, iniziano una nuova avventura tra le righe del pentagramma e scoprono la passione per lo swing. I cinque componenti del gruppo sono Andrea Agnoletti (voce e chitarra ritmica), Martino Boni (chitarra solista), Donato Maccapani (sassofoni), Stefano Rossi (percussioni), Francesco Massi (violino e contrabbasso). Ciò che caratterizza i cinque ragazzi di Forlì è l’amore per la musica “Noi facciamo le cose per diletto” diceva Chesterton ed è proprio per diletto che suonano, tanto è vero che nel corso della serata si scambieranno più volte gli strumenti.
Lo spettacolo degli Swing Tonic si propone come intrattenimento musicale adatto a tutti, grandi e piccoli, e il gruppo ha fatto ballare giovani e meno giovani. L’ampio repertorio della band rielabora i classici dello swing italiano ed internazionale dei primi del Novecento riformulandolo attraverso la musica, il pensiero e la cultura dell’epoca. Si passa poi attraverso i ritmi della bossanova, genere simbolo della rinascita del Brasile degli anni Cinquanta, e del tango argentino, per poi arrivare a riformulare più recenti successi pop o rock.
È quindi un viaggio nel tempo quello in cui la band ha coinvolto il pubblico portandolo da Fred Buscaglione in “Buona sera signorina” a “Non ti fidar di un bacio a mezzanotte” del Quartetto Cetra per poi far ballare e cantare il pubblico con “Tu vuo fa l’americano” alla romantica e frizzante “I sing amore” di Nicola Arigliano. Paolo Conte, Rafael Gualazzi, ma sorprendentemente anche Nirvana e Radiohead gli artisti proposti dalla band. Un frizzante mix che ha reso lo spettacolo coinvolgente. I ragazzi della band poi non hanno tralasciato di raccontare caratteristiche storiche e curiosità dei brani o dei gruppi proposti. L’allegria e l’umorismo della band ha conquistato allo swing il pubblico presente, trasmettendo il messaggio di fiducia che questa musica veicola.

(V.L.)

Scarica