Giovannini: 130 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 12 mesi
Rimini, 22 agosto 2022 – 130 miliardi di euro di investimenti da pianificare da qui ai prossimi 12 mesi: una svolta cruciale e un’occasione irripetibile per le infrastrutture e più in generale per il sistema dei trasporti del nostro Paese. Al XLIII Meeting di Rimini il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini è stato protagonista del confronto “Mare Nostrum: il Mediterraneo, nuovo nodo di connessioni” con alcuni tra i principali operatori del settore, introdotti da Marco Piuri, direttore generale FNM e amministratore delegato Trenord.
Mediterraneo crocevia di popoli, culture, ma anche di merci e di valore, minacciato dal cambiamento climatico. Giovannini ha lanciato l’allarme: «Secondo gli esperti lo scioglimento della calotta polare potrebbe minacciare la centralità del Mediterraneo per il trasporto delle merci, creando nuove rotte al Nord». Anche – ma non solo – l’Italia non può limitarsi ad essere «una piattaforma semplicemente logistica di arrivo» dei container, ma va pensata come «luogo di trasformazione e partenza delle merci», per dare valore ai territori potenziando retroporti e zone economiche speciali.
In cantiere 130 miliardi di investimenti, tra PNRR e altri fondi europei: «Ora le Regioni potranno scegliere se distribuirli a pioggia – cosa che nel passato non ha portato a risultati positivi – oppure se concentrarli per creare un effetto volano».
«Entro la fine del nostro mandato», ha annunciato Giovannini, «consegneremo all’Italia una pianificazione di investimenti che avvii un processo che da undici anni questo Paese aveva deciso di non fare: un piano generale dei trasporti e della logistica». E sul PNRR: «Qualcuno dice che dobbiamo ripensarlo. Abbiamo però tempi strettissimi di realizzazione, ma anche tempi strettissimi dovuti alla competizione internazionale: gli operatori economici, infatti, scelgono dove investire in tempi rapidi». Non bastano le infrastrutture, servono anche gli operatori: «Abbiamo troppe imprese di piccole dimensioni, servono imprese più grandi, più forti, più leader di mercato. Abbiamo bisogno di imprenditori che ci credano davvero, con passione per l’Italia».
Accanto al ministro le realtà economiche protagoniste di questa rivoluzione. Andrea Agostinelli, presidente Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, ha raccontato la rinascita del porto di Gioia Tauro e le nuove prospettive per porti sottoutilizzati come Corigliano e Crotone: «Stiamo avviando studi per utilizzare le banchine di questi porti per la produzione di turbine per parchi eolici off-shore di ultima generazione, occasione per garantire al Sud un vantaggio energetico e creare una nuova filiera industriale».
Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato Mercitalia, ha ricordato gli obiettivi per l’aumento del trasporto di merci su rotaia: «Attualmente siamo all’11%, nel piano decennale ci prefiggiamo di raddoppiare questa quota». Gli investimenti si possono rivelare cruciali per
il rinnovo della flotta, ma anche per le infrastrutture «di primo e ultimo miglio, per creare valore e restituire competitività».
La sostenibilità è al centro dell’attenzione anche per chi produce e fornisce i mezzi di trasporto. Luigi Lucà, amministratore delegato Toyota Motor Italia, punta sull’idrogeno:
«L’Italia ha un tasso di rinnovabili elevato, ma non sono sempre disponibili. È necessario un
vettore energetico, che riteniamo essere l’idrogeno». Toyota, oltre alle auto, lavora sugli autobus, trasporto pesante, treni, navigazione, centrali elettriche, ma servono stazioni di rifornimento per l’idrogeno.
Infine Alberto Viano, amministratore delegato LEASEPLAN, ha spiegato come il settore del
leasing continui a crescere, specie in un contesto di accelerata innovazione: «Il parco macchine in Italia oggi ha una media di età di 12 anni. Le auto a combustione interna non potranno più essere acquistate dal 2035. Di fronte al problema del valore futuro di un’auto che
si acquista, il noleggio permette di saturare di più l’uso delle auto, evitando la perdita di valore».
(A.C.)