Giovani Vs Crisi. Un caffè con gli startupper: social impact

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“Le fiabe non insegnano ai bambini che i draghi esistono, loro lo sanno già che esistono. Le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere”. Non è l’attacco di un pezzo sulla mostra di Chesterton in Piazza C1 Terna, ma solo una sua citazione usata da Santiago Mazza, ceo di Fotonica srl, per descrivere gli startupper. I draghi di oggi – Mazza dixit – sono l’emergenza uomo e la crisi economica. I nostri eroi sono i neo imprenditori delle nuove tecnologie. Roberto Esposito, Founder and ceo di Dever srl; Andrea Salvati, Managing Director di Aleteia – Catholic Worldwide Network; Anna Maria Siccardi, socio fondatore di Retedeldono. Imprenditori che scommettono sul mercato del futuro. Perché è impensabile fare impresa oggi senza cavalcare l’ondata di internet e delle nuove tecnologie.
La rete offre la possibilità di pubblicizzare su scala mondiale un’idea di business a costo zero. Roberto Esposito su questo ha costruito una fortuna: “Attraverso il web sono riuscito a sviluppare la mia impresa con scarse risorse economiche iniziali”. A 27 anni ha un portfolio di cinque milioni di fan su Facebook e due Guinness World Record per campagne di marketing virale (passaparola) a costo zero sul web grazie al quale è riuscito ad ottenere 1,25 milioni di euro per finanziare la startup innovativa di cui è fondatore e ceo: DeRev, active media e piattaforma dedicata alla social innovation attraverso crowdfunding, petizioni e crowdsourcing. Numeri da capogiro che hanno portato Roberto a sfidare multinazionali come Zynga e giganti come Greenpeace a contattarlo per sviluppare la loro campagna “Unfriend coal”. Oggi Roberto dà lavoro a venti giovani e si è regalato un palazzo ottocentesco nel centro di Napoli.
“Questo è il made in Italy, questa è la nostra Italia” commenta Mazza. E chi ha detto che il terzo settore non può far parte degli attori capaci di aiutare il mercato ad uscire dal pieno dell’“emergenza uomo” in cui siamo immersi? Anna Maria Siccardi ha creato www.retedeldono.it una piattaforma web per la raccolta di donazioni online, in gergo crowdfunding e personal fundraising: una forma di raccolta fondi che permette a più persone di mettere in comune risorse e sforzi per finanziare un progetto di utilità sociale, secondo un principio di collaborazione che parte dal basso. “Ciò che mi ha spinto a lanciarmi in questa nuova avventura imprenditoriale è stato il forte desiderio di aiutare la realtà del no-profit che è sempre stata la mia passione”.
Seguire la propria passione con determinazione e metterci il cuore è il minimo comun denominatore che accomuna i giovani start upper di successo. Andrea Salvati era manager rampante in Google, ma il suo cuore e la sua fede urlavano altro. Ha seguito alla lettera l’indicazione di papa Benedetto XVI :”Popoliamo il sesto continente su cui siamo assenti: il web”.
“Questo è il motivo per cui sono uscito da Google per scommettere tutto sul mio progetto di evangelizzazione attraverso il web, www.aleteia.org: primo aggregatore mondiale di siti cattolici”. Una rete cattolica per condividere risorse sulla fede con quanti cercano la verità. Ha le idee molto chiare l’ex manager di Google che non ha mai messo da parte la sua sensibilità. E rivolgendosi ai giovani presenti in sala: “Il web e le nuove tecnologie rappresentano una delle principali fonti di business. Acquisite le competenze necessarie per addomesticarlo. Le cose hanno successo se hai il cuore, se le senti dentro. Ma per non rischiare che possano sfuggirti di mano devi metterci anche il metodo”.
Cuore e passione per sconfiggere il drago di “emergenza uomo”, ma anche metodo per governare la realtà. Come direbbe Orson Welles: “Nel cinema, come in qualsiasi mestiere, la tecnica si impara in quattro giorni. Difficile, invece, è come servirsene per fare dell’arte”.

(F.D’I.)

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