Democrazia è libertà?

Press Meeting

Dopo l’introduzione di Giancarlo Cesana, che l’ha presentato come “un amico”, il sen. Marcello Pera nel ringraziare dell’invito ricevuto ha proposto un dialogo in vista dell’individuazione di una strada da percorrere insieme: una strada che renda solido e inscindibile il legame tra democrazia e libertà, che trovi un fondamento alle nostre democrazie liberali e che consenta la difesa dell’Occidente dai suoi nemici interni ed esterni.
È possibile – questa è l’ipotesi di partenza – un dialogo costruttivo tra laici e cristiani per salvare la nostra società, in un momento in cui ci sono molti segnali di allarme che ne evidenziano la crisi.
Alla democrazia liberale occorre dare un senso che essa non è in grado di darsi da sola: il relativismo morale toglie il senso del bene, mentre la libertà è fondata sulla ragione universale. Una società morale e giusta non può non avere un fondamento morale e religioso: lo Stato deve essere laico e non confessionale, ma non neutrale e indifferente; deve quindi ridurre la propria importanza, per favorire l’autonomia della società (come affermato da Don Giussani ad Assago, quando esaltò la funzione delle opere) e per rispettarne il fondamento morale e religioso, la tradizione dei popoli. La nostra tradizione è giudaico-cristiana e greco-romana: per rispettare la nostra identità dobbiamo ritornare alle origini che la definiscono. È questo che permette una vera politica di integrazione e accoglienza degli immigrati superando quella fallimentare del multiculturalismo e della tolleranza.
Cesana ha concluso ringraziando il sen. Pera perché le istituzioni sono libere se ci sono uomini che affermano la loro identità e non si nascondono dietro il neutralismo di stato; uomini come lo stesso Presidente del Senato, persona di grande cultura ed esperienza politica che si è sempre distinta per prese di posizione coraggiose, come quella recente nel referendum per la fecondazione assistita. Infatti, chi nella libertà non cerca la verità è fatto per servire (Tocqueville).

G. V.
Rimini, 21 agosto 2005