DAL MEETING DI RIMINI AL MEETING DEL CAIRO UN CAMMINO DI LIBERTÀ

Press Meeting

Aggiornamento: La seconda edizione del Meeting Cairo si terrà, diversamente da quanto comunicato, a ottobre 2013.

Il Meeting di Rimini 2012 si chiude, ma in realtà prosegue dall’altra parte del Mediterraneo con il II Meeting Cairo dal titolo “Educazione alla libertà”, che si terrà a ottobre 2013. “Questo ultimo incontro – ha affermato alle 15 in auditorium B7 Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting per l’Amicizia fra i Popoli – mostra una delle esperienze più stupefacenti in 33 anni di Meeting. Impariamo dal cristianesimo che tutto quello che ci accade, accade per una storia di uomini e di fatti. Gli uomini dialogano, partendo da ciò che hanno in comune: il cuore”. Alla conferenza hanno partecipato monsignor Kyrillos Kamal William Samaan, vescovo di Assiut e amministratore patriarcale della chiesa copta cattolica in Egitto, Wael Farouq, vicepresidente del Cairo Meeting e docente all’Istituto di lingua araba all’Università americana del Cairo, Marianne Mala, deputata al parlamento egiziano, Hossam Mikawi, giudice presidente della Corte del Cairo Sud, e don Ambrogio Pisoni, dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano. Assente per motivi personali il vescovo generale della chiesa ortodossa copta, H.G. Armiah, che ha comunque un saluto al popolo del Meeting.
Il dialogo si incentrato attorno a due domande alle quali i presenti hanno risposto a turno. “Di che cosa ha bisogno il popolo egiziano oggi?” ha chiesto la presidente del Meeting. “Ogni crisi – ha affermato Wael Farouq – è un invito continuo a cercare un nuovo mondo. Tutti gli egiziani, dai politici, agli imprenditori, cristiani e musulmani, hanno bisogno di vedere il gruppo degli amici del Meeting del Cairo. L’amore incarnato che vediamo qui può trasformare la crisi”. Marianne Malak, eletta deputata dopo la sua esperienza come volontario alla I edizione della manifestazione egiziana del 2010, ha sottolineato che “il Paese ha bisogno di un sistema di istruzione aperto verso le esperienze di altri”. Secondo Hossan Mikawi “l’Egitto non ha bisogno di Faraoni o di Cesari, ma che la giustizia, messaggio di tutti i profeti, si realizzi attraverso una magistratura indipendente, uno stato di diritto rispettoso della libertà religiosa e politica, e di sicurezza”. Il giudice ha aggiunto che il principale strumento per la formazione di una vera identità nazionale dev’essere l’istruzione.
Ringraziando gli organizzatori del Meeting Rimini e del Cairo, Kyrillos Kamal William Samaan ha individuato la Primavera araba come spartiacque dei bisogni del popolo egiziano. “Prima del 25 gennaio 2011 – ha detto – il popolo egiziano aveva il problema del pane e della casa. Il problema economico ha un grande peso”. Come esempio del cambiamento il vescovo ha citato il “Documento sulle libertà fondamentali” diffuso in gennaio dall’Università islamica di al-Azhar, in cui si difende la libertà di religione, di opinione, di ricerca scientifica e di creatività artistica. Dopo la rivoluzione il popolo egiziano ha bisogno di educazione al rispetto reciproco. “L’uomo egiziano è molto credente, ma ha bisogno di conoscere bene la propria religiosità. In questo modo scoprirà che non potrà mai fare del male”.
Emilia Guarnieri ha chiesto ai presenti di raccontare come è cambiata la loro vita con l’esperienza del Meeting Cairo. Pur non avendo partecipato all’evento, monsignor Samaan ha colto l’eccezionalità della manifestazione soprattutto dalla voce dei giovani della sua diocesi e la considera “la via di trasformazione radicale del nostro Paese”.
Hossan Mikawi da parte sua ha dichiarato che l’esperienza del Meeting ha innanzitutto cambiato il suo modo di lavorare. “Ho letto il Senso religioso di don Giussani e mi sono soffermato sulle pagine in cui parla del realismo, che è proprio quello che serve al giudice per fare il suo lavoro”. “Il giudice non si deve fermare alla neutralità – ha continuato – ma deve valorizzare il positivo”. Di recente Mikawi ha scritto un articolo su una rivista egiziana dove ha parlato del suo nuovo modo di lavorare, ed esso è diventato un punto di confronto con i suoi colleghi. “Grazie alla mia esperienza di volontaria – ha sottolineato Marianne, che con i suoi 27 anni è la più giovane deputata del parlamento – ho imparato ad amare le differenze e questo mi permette di lavorare con i deputati di qualsiasi schieramento”.
Wael Farouq ha chiuso il dibattito citando l’esempio di uno dei volontari musulmani, che aveva posto obiezioni a lavorare con un ragazzo cristiano. “Dopo qualche giorno con stupore si è accorto di amare l’altro. In quel momento – racconta il vice-presidente del Meeting Cairo – non sapevo descrivere quello sentivo, ma lì ho compreso che tutto quello che facciamo ha un senso: Dio è concreto nel nostro mondo. Non c’è una verità che non venga incarnata in una persona. Il cuore di un piccolo uomo pulsa ed è in grado iniettare vita e speranza nella vene e negli uomini di tutto il mondo”.
Infine don Ambrogio Pisoni ha raccontato brevemente la storia da cui è nato il rapporto di amicizia con Wael Farouq che si è dilatato negli anni fino a riunire le centinaia di persone che nel 2010 hanno dato vita al Meeting Cairo. Il sacerdote ha sottolineato che il desiderio scaturito dall’esperienza egiziana deve diventare domanda e tradursi nel lavoro tenace di un giudizio. “La temperie culturale che sta sconvolgendo il mondo arabo – ha concluso – non sfugge all’inesorabilità di questo giudizio. L’alternativa non ammette sfumature: o ci si mette al lavoro per la costruzione tenace e paziente di un nuovo soggetto storico in grado di educare uomini che possano dire “io” con verità, oppure il potere mostrerà ancora una volta la sua maschera tirannica, così che i nuovi farisei che hanno partorito facili primavere avranno buon gioco a registrare l’inevitabile prevista vittoria dell’inverno”.
Al termine, Emilia Guarnieri ha letto il comunicato conclusivo del Meeting in cui si annuncia il titolo dell’edizione 2013 “Emergenza uomo”, che si terrà da 18 al 24 agosto.

(S.C., G.L.)
Rimini, 25 agosto 2012

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