Cosa ridesta l’umano. Testimonianza

Press Meeting

L’incontro con la storia e con le persone che l’hanno vissuta è importante per capire dove va l’essere umano. Con queste parole Davide Perillo, direttore del mensile Tracce, presenta al Meeting di Rimini, alle 15 all’auditorium D5, la testimonianza di Claire Ly, giornalista e scrittrice cambogiana, docente all’Istituto di Scienze e Teologia delle religioni di Marsiglia.
Claire racconta la sua storia di conversione dal buddhismo al cristianesimo, divisa in tre tappe: l’incontro con il Dio degli occidentali, il vangelo di Gesù e l’incontro eucaristico. La sua vita è segnata dal dolore: il regime comunista dei ‘khmer rossi’ stermina la sua famiglia, padre, fratelli e marito, fucilati perché ritenuti imperialisti. Lei, professoressa di filosofia con un figlio di due anni e un altro in grembo, è considerata ‘intellettuale da rieducare’ e viene destinata a un campo di lavoro in una risaia. “Perché a me? – si chiede – secondo il Karma se qualcuno soffre è perché ha commesso qualcosa di male, ma io non avevo fatto nulla. Ho cominciato a insultare il Dio degli occidentali, tutti i giorni, per sfogare la mia rabbia, fino a quando un giorno nella risaia è calato un silenzio strano, un silenzio ‘abitato’. Quel silenzio mi ha fatto sentire non solo la mia sofferenza ma per la prima volta anche quella degli altri”.
Nel male Dio si è fatto presenza in un silenzio che era tenerezza. Claire Ly racconta che nel 1980 riesce a fuggire in Francia, dove viene accolta come rifugiata politica. Senza soldi, riceve aiuto dal pastore protestante e dal parroco. È proprio il sacerdote che le fa avere giornali, libri e riviste e su una di queste Claire legge l’enciclica ‘Dives in Misericordia’ di Giovanni Paolo II. Sente, quindi il desiderio di leggere il vangelo, e questa è la seconda tappa del suo cammino di conversione: “Gesù di Nazareth mi seduce con la sua umanità, anche lui era mendicante come me. Questo richiamo mi dà coraggio e non ho più paura. Mi sento libera di presentare me stessa”.
Il terzo grande incontro di Ly è con l’eucarestia. Durante una vacanza partecipa a una messa e fissa il suo sguardo sull’ostia.”In quel momento ho sentito una chiamata: Dio è in ginocchio davanti alla mia debolezza di donna. In quel momento ho detto ‘sì voglio essere discepola di Gesù’. Siamo tutti mandati incontro a Gesù in Galilea, perché dobbiamo incontrare l’uomo”.
Nel 1983 Claire riceve il battesimo. È dopo la sua rinascita in Cristo che il racconto della sua vita si fa commovente. Senza rinnegare la sua radice buddhista Claire con dolcezza infinita traccia il ritorno con i figli nella terra e negli stessi luoghi dove era stata trucidata la sua famiglia. Lì cresce una foresta di mangrovie, c’è un odore nauseabondo ma nascono fiori meravigliosi. Claire mostra la fotografia di un fiore accanto alla fotografia del crocifisso della chiesetta del suo villaggio: “un’apertura all’amore, vi invito a sognare insieme a me affinché vi sia un grande abbraccio che raccolga tutti gli uomini, cristiani e non cristiani”.
Davide Perillo chiude l’incontro affermando: “Di fronte a questo racconto di vita, rifiorisce il nostro io. Per questo nel Meeting di quest’anno ci sono tanti incontri sulle testimonianze, dove si vedono rifiorire tanti ‘io’”.

(F.Po., P.C.)

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