Santo Versace ha anticipato i contenuti dell’intervento che farà durante l’incontro dal titolo “Chi spera… Lavora”, che si terrà nel pomeriggio.
Dopo aver brevemente raccontato il suo approccio col lavoro all’età di 6 anni, ha affermato che “l’ottimismo verso il lavoro è la base di tutto”. Ha poi elencato alcuni punti fondamentali per il lavoro:
1. Il gioco di squadra, che permette a ciascuno di muoversi ed esprimersi;
2. respirare l’aria di un luogo di lavoro, frequentandolo, come completamento della formazione;
3. vedere posti in cui la gente soffre, perché solo così uno impara a vivere.
4. lavorare.
Il problema dell’Italia è che ci sono più posti di lavoro che cittadini, perché nessuno vuole far più alcuni mestieri, questo è causato da un problema di comunicazione. È necessario insegnare che tutti i lavori sono da rispettare, il problema non è quale lavoro uno fa, ma come lo fa: il lavoro va amato.
Versace ha poi fatto riferimento a “Piazza del Lavoro”di Torino, un progetto attivo da qualche anno che permette a ragazzi di ogni età, a volte disagiati, di imparare un mestiere.
A chi gli chiedeva che relazione ci sia secondo lui tra la libertà e la professionalità, ha risposto che libertà significa cultura, autonomia economica, grinta e coraggio; ma che nel nostro Paese manca sempre di più la libertà di lavorare, di creare e costruire. Bisogna ricominciare a mettere “l’uomo al centro della società”.
I. C.
Rimini, 26 Agosto 2005
