“Lavoriamo su una tavola nella quale si trova, da una parte, il rischio e dall’altra il rendimento… l’albero dei soldi è solo nelle favole”. Alessandro Profumo, Amministratore Delegato Unicredito Italiano, mette un “amen” sulle questioni calde del sistema bancario italiano, come la trasparenza e gli investimenti a rischio (leggi Cirio Bond).
Si discute del rapporto che il sistema bancario italiano ha con le PMI (piccole medie imprese). La valutazione di esse, come fruitrici di credito, è un problema complesso che, come afferma Corrado Passera, Amministratore Delegato e CEO Banca Intesa, non è più possibile attraverso le canoniche analisi dei bilanci e delle ricerche di mercato. Per Roberto Mazzotta, Presidente Banca Popolare di Milano, solo un intermediario di qualità (leggi filiali) ben radicato sul territorio può garantire un’analisi dei rischi nel rapporto con le PMI.
Alfonso Iozzo, Amministratore Delegato Sanpaolo IMI, auspica una crescita che porti le piccole imprese a potersi qualificare come medie e le medie a diventare grandi.
Mazzotta, che davanti ai 3 grandi gruppi bancari italiani rappresentati in questa sede dagli altri ospiti ritiene di interpretare gli interessi delle banche regionali, invita a non amplificare l’importanza, seppur non secondaria, delle PMI; anche se ritiene ormai in discussione l’idea di banca universale e attuale il sistema degli intermediari.
Profumo, infine, si mette in gioco di persona col titolo del Meeting: sarà che mi piace il mio mestiere, ma ho provato a chiedermi se c’è un bancario che vuole la vita e desidera giorni felici, ed ho risposto di sì. Noi abbiamo una altissima responsabilità sociale, e non possiamo non domandarci con insistenza lo scopo del nostro lavoro, che non può essere altro che anelare la vita, con il conseguente desiderio di felicità.
D. D.
Rimini, 26 agosto 2003