Conferenza stampa con Antonio Tajani

Press Meeting

Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, prima di partecipare all’incontro del Meeting “60 anni dopo. L’Europa che c’è già. L’Europa da riguadagnare”, è stato il protagonista della conferenza stampa delle ore 16. Sollecitato dalle domande dei giornalisti, ha affrontato diverse questioni.

«L’Europa di oggi», ha detto il presidente, «certamente deve fare di più. Abbiamo davanti a noi tre sfide: il terrorismo, l’immigrazione e la disoccupazione giovanile. Serve, ad esempio, un maggiore coordinamento contro il terrorismo: io ho proposto una sorta di FBI europea. Dovrebbe essere più efficace anche la collaborazione dei servizi segreti. Ma bisogna anche impegnarsi seriamente per l’integrazione dei giovani immigrati di seconda generazione». Anche il dialogo religioso è molto importante, e altrettanto lo è non rinunciare alla propria identità: «Io non penso che un musulmano rispetti maggiormente un cristiano che toglie il Crocifisso dalle scuole. Anzi …».

Sul tema dello “ius soli” Tajani ha avanzato due osservazioni. «Sulla questione, penso che si debba arrivare ad una normativa europea. Per quanto riguarda l’Italia, ritengo che sia prematuro affrontare il tema in questa stagione, in un clima da campagna elettorale».

«Sono convinto che la stragrande maggioranza delle ong che operano nel Mediterraneo», ha aggiunto il presidente del Parlamento europeo, «si muovano per motivi umanitari. Ci sono però anche delle inchieste in corso. Credo, dunque, che il codice di comportamento approvato dal Governo italiano vada nella giusta direzione e i primi risultati lo confermano”.

«L’Europa», ha affermato infine Tajani, «deve avere una sua politica industriale. Non possiamo indebolire il nostro tessuto industriale e neppure disperdere le energie in battaglie superate tra nazioni europee. I nostri competitori globali sono altri».

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