Caffè Letterario: Invito alla lettura

Press Meeting

Camillo Fornasieri, direttore del Centro culturale di Milano, ha introdotto l’incontro di invito alla lettura al Caffè letterario spazio A3 alle ore 15.00 presentando il libro “Voglio che rimanga. Meditazioni sul Vangelo di Giovanni” di monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla e Gianluca Attanasio, sacerdote della fraternità San Carlo Borromeo, e a seguire l’ultimo numero della rivista semestrale Oasis dal titolo “L’economia in questione. Oriente e occidente nel travaglio della crisi”.
Dopo la lettura di alcuni brani del primo libro da parte dell’attore Sandro Lombardi sono intervenuti i due autori.Ciò che colpisce del vangelo di Giovanni, come non succede nei Vangeli sinottici e in nessun altro testo della letteratura mondiale, è questa totale autobiografia dello scrittore e nello stesso tempo una totale offerta di questa verità al mondo”. Con queste parole Camisasca ha iniziato la presentazione del testo. Il libro delinea il legame unico fra Giovanni e il suo maestro e ci permette di entrare in questa esperienza di intimità e predilezione.
“Lo Spirito di Dio rimane sulla terra – ha continuato il vescovo – perché fa del cuore degli uomini l’abitazione definitiva di Dio”. Di qui deriva il titolo: “Voglio che rimanga”. “Se ognuno di noi – ha continuato il presule – riconosce il bisogno di guarigione, perdono, redenzione, amicizia allora diventa sacramento di Cristo per il mondo, come gli ammalati, i violati, i feriti e gli indifesi, sono segno di Cristo con noi”.
Gianluca Attanasio ha spiegato come è nata in lui la passione per i vangeli ricordando la figura di don Luigi Giussani e l’esperienza fatta nella comunità di Comunione e liberazione in cui quelle parole di Giovanni diventavano vita vissuta. Infine ha chiuso il suo intervento dicendo: “Ho deciso di scrivere per comunicare quello che per grazia mi è stato dato di vivere”.
Introducendo la rivista Oasis, Camillo Fornasieri ha spiegato che essa nasce sotto la guida del cardinale Angelo Scola quando era patriarca di Venezia. Essa vuole essere “un luogo pacificato dove le persone possano incontrarsi al di fuori di logiche di potere”, privilegiando incontri reali fra cristiani e musulmani e mettendo sotto la lente di ingrandimento la vita delle comunità cristiane all’interno dei paesi islamici. I relatori che hanno presentato la rivista sono stati monsignor Camisasca e Marco Bardazzi, digital editor de “La Stampa”.
Il vescovo di Reggio Emilia ha messo in evidenza che oggi servono strumenti che offrano una conoscenza e un orientamento sulla realtà. “Le persone che incontro nel mio ministero hanno bisogno di questa guida. La disaffezione per la carta stampata non dipende solo dalla nascita dei quotidiani online, ma da una mancanza di orientamento che l’informazione dovrebbe fornire”. La civiltà della conoscenza, che passa anche attraverso internet, “paradossalmente ci allontana dai fatti reali e non riusciamo più a comprendere la realtà”. I giornali economici, ricorda monsignor Camisasca, ne sono l’esempio più eclatante in quanto risultano spesso incomprensibili all’uomo comune. “Essi non forniscono un giudizio per leggere quello che sta accadendo – annota Camisasca – e la gente si sente spaesata. Abbiamo una informazione frammentata che non offre punti di riferimento”.
“Oasis – ha rilanciato Bardazzi – risponde a due esigenze fondamentali. La prima è il bisogno di testimoni esperti che portino un valore aggiunto e la seconda è il metodo con cui si racconta la realtà. Il cardinale Scola ha creato una rete di amicizie a livello internazionale che fanno un cammino di conoscenza per decifrare ciò che stanno vivendo. La rivista infatti offre le riflessioni delle persone che vivono nelle realtà di cui si parla”.
(V.L., A.S.)

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