“Avanzi d’autore” è il titolo della più recente produzione editoriale del Club Papillon, associazione nata 4 anni fa di cui al Meeting si è svolto l’incontro annuale dei soci: più un’assemblea fra amici ed iscritti al club che non la presentazione un testo pure importante per il club stesso.
“Avanzi d’autore. A tavola con gusto e senza sprechi”, scritto da Giovanna Ruo Berchera e Paolo Massobrio, per l’editrice Comunicare, è un ricettario particolare: nasce infatti dalla considerazione che: un terzo degli alimenti che vengono acquistati non vengono consumati, vanno sprecati. Ecco l’idea: come salvare il buon gusto e la bellezza della tavola buona e semplice – quella della massaia che fa la spesa tutti i giorni o una volta alla settimana – senza sprecare?
Giovanna Ruo Berchera, maestra di cucina, ha presentato il contenuto del volume non come un ricettario, anche se ne fanno parte 10 ricette per ogni mese dell’anno, ma come un manuale per fare la spesa e conservare gli alimenti. Marco Gatti, giornalista, amico e socio del club, ha curato del volume l’aspetto enologico: promotore del “top hundred”, la lista dei migliori cento vini quotidiani di qualità, giunta quest’anno alla quarta edizione, ha scelto per l’edizione i migliori vini delle migliori cantine sociali, prodotti ottimi anche se non costano come i soliti vini titolati e reclamizzati. L’introduzione è stata curata da don Mauro Inzoli: “Non mi scandalizza che ci siano poveri e ricchi; mi scandalizza lo spreco”: questa frase di madre Teresa è stata ricordata da don Mauro, Presidente del Banco Alimentare, opera nata dall’incontro e dalla intuizione di un industriale alimentare con don Giussani. Lo storico della Cucina Italiana Andrea Sinigaglia ha redatto le pagine di introduzione ai mesi dell’anno.
Hanno chiuso l’incontro due medici nutrizionisti. Giorgio Calabrese, nel sottolineare la diversità morale del volume, ha denunciato che oggi c’è solo spreco non solo di cibi, ma anche di calorie e di energia. È ormai drammaticamente evidente una malnutrizione per eccesso di cibo, quando una volta essa aveva la causa opposta, il deficit di cibo: e, come quella di un tempo, anche la malnutrizione odierna avrà incidenza sulla salute stessa delle persone. Primo Vercilli, rispondendo a una domanda sul problema delle diete, ha affermato che in dietologia si può dire tutto e il contrario di tutto: il problema di fondo non è quello di perdere il peso, ma piuttosto quello di star bene in salute ed imparare quindi a mangiare. È un problema educativo, di fiducia e di rapporto: in fondo di libertà della persona.
E.P.
Rimini, 23 agosto 2005