69. Jannacci: credo in Dio, non sono ateo

Press Meeting

“Credo in Dio e non sono ateo”. Lo dichiara Enzo Jannacci in un’intervista esclusiva che sarà pubblicata domani da “Avvenire”, nella quale racconta il suo percorso di ricerca della fede. Un’intervista che anticipa la partecipazione del cantautore milanese al Meeting di Rimini, giunto alla sua 30° edizione. Il cantautore rivela ad Avvenire di affrontare una “costante dialettica interna” attraverso la lettura della Bibbia e del Vangelo. “Sto vivendo una maturazione del mio credo religioso”, dichiara, raccontando di quando vide “la carezza del Nazareno ad un povero operaio stanco su un tram di Milano”.
È un Enzo che parla di questo cammino “con i piedi di piombo”, senza enfasi o retorica, ma con la stessa discrezione e tenerezza umana che traspare dalle sue canzoni e che confessa la convinzione che “uno non nasce con la fede dentro, in qualche interstizio della propria anima o dell’ipotalamo”. L’intervista è lunga, dettagliata e tocca gli aspetti dolorosi della vicenda Eluana Englaro, quando Jannacci rilasciò un’intervista al “Corriere della Sera” nella quale diceva “avremmo così tanto bisogno di una carezza del Nazareno”.
E proprio nel Meeting che ha come tema “La conoscenza è sempre un avvenimento”, l’artista milanese termina con una riflessione personale che sembra abbracciare e spiegare al meglio il titolo stesso della manifestazione riminese: “Quando uno ha la fortuna di riconoscere e di alimentare un’esperienza di fede, prova le stesse situazioni emotive dell’amore, vede la luce attraverso uno spettro diverso, ha voglia di parlare con gli altri, di cantare. Sì, di cantare come ho fatto io la scorsa settimana, in auto, a squarciagola”.

(W.G.)
Rimini, 25 agosto 2009