62. Invito alla lettura: Lynch-Gritz, Zubiri e Sanese

Press Meeting

Salone A2 gremito di persone oggi alle 15 per la presentazione di tre libri, peraltro assai differenti tra loro. Il primo ha come titolo “Aspettare insieme. Carteggio tra amici”. Volume costituito da lettere tra Jonah Lynch, vicerettore del Seminario della Fraternità sacerdotale San Carlo Borromeo e il giovane laureato in filosofia David Gritz. Due grandi amici, l’uno figlio di cattolici irlandesi che aveva perso la sua fede, l’altro di origine ebrea non credente. Marina Corradi, editorialista di Avvenire, invitata ad intervenire anche per l’amicizia con Lynch, ha definito il libro “spudorato perché scuote uno degli ultimi tabù rimasti nella nostra epoca: la domanda del perché, del senso dell’esistenza”. Il rapporto che si instaura tra i due ragazzi ventenni è espressione di “ricerca pura” della risposta alle loro domande irrequiete. “Paradossalmente è David che misteriosamente conduce Lynch alla fede cristiana”. David muore dopo poco nel conflitto palestinese-israeliano, proprio a Gerusalemme. “Lynch ha pubblicato queste lettere proprio perché vuol dare ragione alla speranza”. Intervenendo, Lynch stesso conferma l’intuizione della Corradi: “L’amicizia è possibile” – grida quasi – “perché Dio non ci lascia soli. Ci può essere amicizia anche con le cose perché le cose sono la presenza dell’Amico. Dire che l’amicizia non è possibile è disperante”, annuncia con passione. Si dichiara vergognoso e grato allo stesso tempo di parlare di questa amicizia all’interno della quale “ho scoperto Dio, sono entrato in seminario e sono diventato sacerdote” – continua – “Ho avuto la grazia di incontrare Cristo ma anche lui amando le cose, amava Cristo. Testimonio con questo libro l’esperienza del centuplo”.
Camillo Fornasieri, direttore del Centro culturale di Milano, modera anche “Intelligenza senziente”, libro del filosofo spagnolo Xavier Zubiri tradotto da Paolo Ponzio. Erano presenti il curatore del volume e Javier Prades Lòpez, docente di teologia dogmatica alla facoltà teologica di Madrid. Ponzio comunica l’incontro imprevedibile e intenso vissuto nel leggere Zubiri, filosofo a lui fino a pochi anni fa sconosciuto. “Il sapere e la realtà sono strettamente unificati”: questo è uno dei punti cardine del testo. Il titolo indica l’apprensione intellettiva che afferma il reale. Prades esalta l’utilità di questo impegnativo volume perché “è un compagno di cammino a chiunque sia interessato a cogliere il reale”.
Segue la presentazione di “Come figlio”, ultimo libro di Vittoria Maioli Sanese, psicologa della famiglia, introdotta dal brillante Maurizio Vitali, giornalista. L’argomento è l’affido e l’adozione: “Ho scritto perché volevo evidenziare l’identità genitoriale, cosa significa essere genitori”. Nel caso in cui la coppia sia sterile, prima di adottare, “è necessario fare il percorso di chiedersi cosa significa generare, altrimenti l’adozione viene fatta per chiudere la ferita della sterilità. Tutto quello che noi siamo, genera”. Conviene fare un giro in libreria!

(L.A.)
Rimini, 26 agosto 2008