37. Invito alla lettura. Borghesi, Lejeune, Maniscalco

Press Meeting

“Presentiamo innanzitutto il carteggio fra due autori importanti della cultura europea – ha sottolineato Camillo Fornasieri introducendo “Caro collega ed amico. Lettere di Etienne Gilson ad Augusto Del Noce (1964-1969)”, edito da Cantagalli. Il carteggio, intercorso durante il tormentato periodo conciliare e post-conciliare, è stato curato da Massimo Borghesi, ordinario di Filosofia morale all’Università di Perugia, che ha raccolto e tradotto lettere che in larga parte si pensava fossero andate smarrite. Il nodo tematico è sempre lo stesso, insistente, approfondito, sviscerato: il ruolo della filosofia credente nello spazio della modernità.
“Di fronte a tale sfida – ha sottolineato Javier Prades Lòpez, docente di Teologia dogmatica alla Facoltà teologica San Damaso di Madrid – sia Gilson che Del Noce hanno saputo comprendere come il cristianesimo occidentale, sul versante culturale e teologico si era tradotto in termini inadeguati, favorendo proprio un dualismo fra fede ed esperienza. Lo scambio di lettere fra il grande storico francese della filosofia medievale e il filosofo piemontese viene ad aggiungersi alla catena di argomenti utili per identificare, prima, e superare, dopo, la riduzione dualista della fede cattolica nella modernità”.
È seguita la presentazione di due libri dedicati alla grande figura dello scienziato francese: “Il professor Lejeune fondatore della genetica moderna” e “La vita è una sfida”, rispettivamente opera di Jean-Marie Le Menè, presidente della Fondation Jérôme Lejeune (Parigi) e di Clara Lejeune-Claymard (ed. Cantagalli), presidente della General Electric France e figlia dello scienziato. Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, ha sottolineato come l’esempio dello scopritore della trisomia 21, sia quello di un grande medico e scienziato fortemente attento all’aspetto umano oltre che a quello prettamente terapeutico, e teso a ribadire il suo profondo rispetto per la vita.
È infine è toccato all’autore Maurizio Maniscalco, presidente dell’America Emerald Institute di New York, presentare il suo “Mi mancano solo le Hawai. Appunti di vita e di viaggio di un italiano trapiantato in America” (ed. SEF). “L’America ha la stessa passione per la vita e gli stessi desideri umani che sono cari a noi”, ci disse don Giussani nel 2002 quando gli portai i miei figli. “Solo che non conoscono Cristo. Questo – disse rivolto ai miei figli – è compito vostro”.

(M.T.)
Rimini, 25 agosto 2008