164. L’imprenditorialità è un contributo al bene comune

Press Meeting

In continuità quasi totale con i problemi sollevati nella tavola rotonda che si è occupata del futuro della scuola, quattro imprenditori della CdO hanno raccontato alle 19 nella sala Tiglio la loro esperienza di formatori ed educatori. Sono intervenuti Fabio Braida, titolare di Motorlandia, Giacomo Castiglioni, presidente di Univercomo, Massimo Giammatteo, titolare di GM, Franco Curletto, hair stylist. Ha coordinato Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere.
Gli interventi hanno raccontato tutti la parabola positiva di ragazzi che, a fronte di un insuccesso scolastico, hanno trovato una possibilità “di conoscere se stessi – ha detto Scholz – nell’incontro con qualcuno che ha dato loro fiducia”. Il percorso non è stato scontato per nessuno. La fiducia è maturata dentro la familiarità di un rapporto e la responsabilità dell’accettazione di una sfida. Ciò è avvenuto, e sta avvenendo, nelle molteplici “occasioni” di collaborazione (Impresa, Piazza dei mestieri, Cometa, Aslam) nate nell’ambito della CdO.
Vari gli ambiti lavorativi: dalla meccanica, alla falegnameria all’hair styling. Imparare l’arte di un mestiere è per tutti la strada per guardare positivamente al futuro. “Non si può più fare soltanto negozio, business – ha sostenuto Castiglioni – il futuro della nostra economia sarà lì, nella bottega”. “Sono necessari luoghi come questi, sono degli osservatori di talenti”, ha aggiunto Curletti. Chiaro per ciascuno anche il vantaggio: non solo l’ampliamento della propria attività (tutti hanno raccontato storie di ragazzi che ora sono loro dipendenti), ma una consapevolezza nuova. “Ho imparato ad avere più certezza negli altri, a non avere paura del futuro, a fare autocritica sul mio operato”, ha concluso Giammatteo. Commentando positivamente gli interventi, Scholz ha sintetizzato: “Le imprese, profit o non profit, devono diventare luoghi educativi”.

(G.L.)
Rimini, 28 agosto 2009