148. Lavorare al tempo della crisi. Lavorare nella grande impresa.

Press Meeting

Anche nella grande impresa è possibile affrontare la crisi coniugando gratuità e imprenditorialità, come anche ci richiama la recente enciclica papale e come hanno dimostrato gli interventi di oggi alle 13.15, all’ultimo degli incontri del Meeting della serie “Lavorare con la crisi”.
Andrea Giussani, presidente di Navale Assicurati, ha premesso di operare in un settore in cui ancor prima degli effetti dell’attuale congiuntura del mercato, avvengono continue trasformazioni di assetto per assicurare gli equilibri gestionali. Vista dall’interno dell’azienda, cioè dalla parte del manager o del dipendente, “la crisi non colpisce tutti allo stesso modo e ciò può portare ad atteggiamenti di scarsa responsabilità nel convincimento che le decisioni spettano ad altri”. Invece un atteggiamento che prescinda dal ruolo rivestito, specialmente quando si è al riparo da rischi di gravi conseguenze, deve stimolare a una posizione attiva. “Sarebbe bene se ciascuno si domandasse – ha affermato Giussani – con quale attenzione sta operando all’interno dell’impresa dove lavora e che contributo sta portando, ciascuno nel suo piccolo, per vivere con responsabilità il proprio ruolo”.
La parola è poi passata a Ennio Doris, amministratore delegato di Mediolanum spa che ha anzitutto ricordato che “il lavoro è rappresentazione di ciascuno, alla pari dell’opera d’arte da cui traspare l’autore”. Ha poi portato una serie di esempi concreti di iniziative della sua banca a favore dei propri clienti per fronteggiare gli effetti più gravi della crisi. Doris ha accennato così alla ridefinizione dei contratti di mutuo e alla protezione ai clienti della banca colpiti dal crollo di alcuni titoli azionari: misure che se hanno inciso sul profitto a breve termine, hanno prodotto immediatamente dopo un ben più interessante incremento di quote di mercato. “Una prova”, ha sottolineato Doris, di come “una responsabilità sociale della conduzione di un’impresa, anche di grandi dimensioni, non sia affatto in conflitto con il perseguimento dell’imprescindibile raggiungimento dell’utile economico”.

(M.B.)
Rimini, 28 agosto 2009