127. Assistenza in Italia. Accessibilità delle cure

Press Meeting

In tema di assistenza, lo scenario è chiaro e ad esso hanno fatto riferimento tutti i relatori ed anche, in apertura, il moderatore dell’incontro Francesco Bombelli, Presidente Hcm. È in atto una particolare “bomba demografica”, che sta investendo l’Italia e non solo: cresce, in maniera notevole, la percentuale degli anziani sul totale della popolazione.
L’ha sottolineato anche Giulio Boscagli, assessore alla famiglia e solidarietà sociale della Regione Lombardia: “Sono convinto che nel nostro paese non si abbia adeguata percezione dello squilibrio demografico per cui aumenta la quota degli anziani non completamente autosufficienti. È un problema serio che abbiamo davanti”. È necessario allora riequilibrare le risorse, spostare risorse dal fondo sanità a quello della socio-assistenza. Insomma: “Si deve andare ad un ripensamento radicale”.
Insieme a Boscagli (alle ore 15 in sala Tiglio A6), hanno affrontato il tema “Assistenza in Italia. Accessibilità delle cure” i seguenti relatori: Mariuccia Rossini, presidente Gruppo Segesta, Sandro De Poli, presidente GE Healthcare Italia, Ornella Fouillouze, amministratore delegato Sysline.
Mariuccia Rossini, presidente di un gruppo che opera in otto regioni italiane e gestisce circa tremilacinquecento posti letto, ha rilevato che ci sono servizi di assistenza profondamente diversi nella varie regioni, con diversi sistemi, denominazioni, tariffe, tipologie di standard. Ha quindi concluso: “Auspichiamo l’unificazione degli standard”. Altri pericoli sono stati evocati da Sandro De Poli, presidente di un’azienda che da anni opera nel campo della diagnostica per immagini. “Nell’immediato, intravvedo un rischio serio, quello di andare verso una medicina ‘razionata’ per mancanza di risorse”, per l’incapacità di una razionalizzazione efficiente che potrebbe garantire una riduzione dei costi.
Ornella Fouillouze ha fermato la sua attenzione sul contributo dell’informatica in tema di assistenza ed accessibilità delle cure: “L’informatica serve a raccogliere dati, a garantire trasparenza e per esercitare un maggiore controllo”. Ha un suo ruolo, quindi, anche per quanto riguarda l’assistenza domiciliare e l’ospedalizzazione domiciliare che acquisterà crescente importanza. Nel corso dell’incontro, anche nelle tabelle di confronto proiettate dai relatori, sono emerse più volte le positività della regione Lombardia sul tema in esame, per esperienze in atto e progetti. “Ciò che muove la nostra azione – ha detto in conclusione l’assessore Boscagli – è il criterio della persona al centro di tutto, questione tanto più delicata quando si tratta dell’anziano”. Boscagli ha sottolineato anche un metodo, per affrontare i problemi e le sfide: “una inevitabile collaborazione tra pubblico e privato”.

(V.C.)
Rimini, 27 agosto 2009