113. Invito alla lettura

Press Meeting

“In questo incontro il tema del Meeting prende carne”. Con questa provocazione Daniele Celli, docente di storia e filosofia, ha introdotto la presentazione del libro di Adriano Moraglio che racconta la vita di Rino Galeazzo, un medico dalla cui esperienza di vita è nata l’Associazione Cilla, che si occupa dell’accoglienza del malato e della sua famiglia. Cilla è l’ultima figlia di Galeazzo, morta in un incidente stradale a 15 anni. Una ragazza la cui vita, nell’incontro con l’esperienza cristiana del movimento di Cl è cambiata, così come quella di suo padre e di tutta la sua famiglia. “Questa ragazza è una protagonista della storia, perché ha detto si ad un imprevisto che le è capitato nella vita. Protagonista è chi vuole dare consistenza alla propria vita”.
Moraglio ha raccontato i tratti salienti del suo libro principalmente leggendone alcuni stralci significativi. “Il libro racconta la storia di Rino Galeazzo – ha precisato – nella cui vita si capisce come Dio sia il protagonista della storia e rende protagonista chi lo accoglie”.

Per la stesura del libro sono stati utilizzati anche manoscritti inediti biografici di Galeazzo. Lo scopo del libro è proprio quello di far parlare il medico e sua moglie, avendo come sfondo costante la casa, nella quale è nata l’esperienza dell’Associazione che ora conta decine di case in Italia.
L’autore ripercorre i passaggi più significativi della vita di questo medico. Nato in una famiglia borghese, appena ventenne nel dopoguerra inizia ad accorgersi di come le cose non bastano a colmare il desiderio di infinito del cuore. Questa inquietudine si placa una volta sposato ed affermatosi come medico molto stimato: bella casa, amicizie importanti, un buon lavoro e la sensazione di essere arrivato. Ma l’imprevisto è dietro l’angolo, in particolare grazie all’inquietudine della figlia più piccola, Cilla, a cui non basta il benessere per rispondere alle sue esigenze.
“Grazie all’incontro con alcuni amici che vivevano l’esperienza di Cl – descrive l’autore – Cilla incontra persone che vivevano la realtà e in essa riconoscevano Cristo presente”. La ragazzina porta questa esperienza in famiglia, e Rino rimane profondamente colpito dal cambiamento della figlia, tanto che inizia a porsi serie domande sul significato della sua vita e a frequentare la comunità di Cl. “Da mia figlia ho imparato la passione per gli altri e per la realtà”. La vita di Rino cambia e qualche anno dopo la morte di Cilla, grazie ad un incontro capitatogli, dà vita all’Associazione, spendendosi totalmente per essa e accogliendo i bisogni di centinaia di malati.

“L’esperienza di Cilla continua ad essere presente grazie a quest’opera e al cambiamento capitato a tantissime persone”, ha affermato Moraglio, secondo cui “questa esperienza è possibile per ciascuno di noi se riconosciamo che l’imprevisto è la mossa tenera con cui il Mistero si fa presente nella nostra vita”.
Alessandro Galeazzo, fratello di Cilla, con la voce rotta dal pianto per la commozione ha testimoniato come “questo libro orienta la mia coscienza nel rapporto con la mia famiglia. Non si è mai preparati abbastanza davanti agli eventi non dipendenti da noi che accadono nella vita”. Galeazzo ha riportato l’esperienza di suo padre “che diede tutto, anche economicamente, per il bisogno degli altri. O togli quello che hai e lo offri per il bisogno di chi incontri oppure sei schiavo della mentalità comune”. Questa dinamica genera frutti abbondanti, tanto che l’Associazione “và avanti grazie a qualcosa d’altro che va oltre l’aspetto economico, è un segno del significato che la vita assume nel rispondere ai bisogni”. “Pregate per me – ha chiesto commosso Galeazzo – affinché possa capirci un po’ di più di tutto questo che è capitato alla mia famiglia”.

Salvatore Albanese, responsabile dell’Associazione dalla morte di Rino, ha testimoniato la sua gratitudine per il rapporto avuto proprio con Galeazzo e ha raccontato la sua esperienza di questi anni. “Sono grato che il Signore si sia fatto presente nell’esperienza del Movimento, perché fuori di qui non accadono storie come questa. Con Rino ho sperimentato il rapporto con Cristo presente”. Del libro Albanese afferma che “è interessante perché descrive di fatti che ancora oggi possono cambiarmi la vita, raccontando la dinamica propria dell’esperienza cristiana, un cambiamento frutto di un incontro che dà senso alla vita”. L’esperienza testimoniata da Cilla e Rino è quella “di un amore sperimentato su di sé che genera gratitudine e desiderio di ricambiare ciò che si è avuto. L’Associazione deve restare sempre fedele a questa origine, che poi è quella dell’educazione a cui ci ha consegnato don Giussani”.

(M.C.)
Rimini, 28 agosto 2008