Road to Meeting 2024… terza tappa

28 Dicembre 2023
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Stiamo assistendo ad una accelerazione della evoluzione tecnologica come mai nella storia dell’umanità. Ma quali saranno i reali benefici e quali i rischi? Ogni giorno la massa di informazioni e di messaggi, non sempre affidabili, cresce a dismisura. Questa quasi infinita quantità potrà approfondire la nostra conoscenza o rischia di incrementare la distrazione o la confusione? Tante e incisive sono le domande che nascono dalla crescente incertezza esistenziale di tanti giovani e meno giovani, dalla frammentazione della vita sociale, dai cambiamenti climatici, dall’aumento della conflittualità e della violenza, dalle guerre sempre più atroci.

È “dentro” questo tempo che risuona la provocazione che ci lancia l’autore statunitense Cormac McCarthy con la domanda che abbiamo scelto come titolo del 45° Meeting di Rimini: «Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?». È una domanda che impegna la nostra persona nella sua totalità, mobilita la nostra ragione, muove la nostra intelligenza, incentiva le nostre relazioni, una domanda che si addentra nell’agone della nostra vita aprendo una prospettiva nuova.

Qual è la consistenza della relazione che vivo, del dolore che mi affligge, della gioia che mi assilla, della bellezza che mi affascina, del lavoro che svolgo, della contraddizione che mi inquieta? La ricerca dell’essenziale non è qualcosa che riduce la vita ad un minimo indispensabile, ma al contrario fa vedere ogni singola cosa nel suo orizzonte di senso, fa conoscere i momenti della vita nella loro apertura verso un destino irriducibile, esalta la bellezza anche quando si nasconde sotto le macerie dell’indifferenza, valorizza il bene anche quando sembra annientato dal male. 

“Essere alla ricerca” è una attesa vigile e consapevole, una attenzione appassionata e intelligente - nella certezza che esiste una consistenza indistruttibile in ciò che avviene, un bene infinito in ciò che accade. Altrimenti che senso avrebbe l’impeto di questa ricerca che, soprattutto nei momenti più lucidi e più bui della nostra vita, quasi si impone? È troppo evidente che solo la ricerca dell’essenziale può liberare una forza e una creatività autentica che ci permette, in tutte le circostanze e situazioni, di valutare, di giudicare, di distinguere, di valorizzare per poter riconoscere e far emergere ciò in cui tutto consiste, ciò in cui io consisto.

Ed è per questo motivo che la ricerca dell’essenziale è così decisiva per affrontare in modo costruttivo le grandi sfide della vita sociale e culturale, economica e politica, dell’evoluzione tecnologica e degli impatti geopolitici. Certamente questa ricerca non è possibile senza un dialogo che faccia maturare la propria comprensione, un confronto che approfondisca la propria conoscenza, una condivisione che crei la possibilità di costruire insieme un pezzo di strada, per un futuro più corrispondente alle attese più vere di ogni uomo.

Contribuire proprio a questo dialogo e a questa condivisione è l’intento della prossima edizione del Meeting di Rimini, che sarà tanto più ricca e tanto più incidente quanto più ognuno parteciperà come protagonista di una appassionata ricerca dell’essenziale.

Bernhard Scholz
Presidente Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli

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