Micol Forti sul Meeting di Rimini 2025 e la mostra “La forma delle parole”: «Ognuno di noi è la forza per un futuro migliore»

Aprile 2025
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Micol Forti, curatrice della collezione di arte moderna dei Musei Vaticani, condivide una riflessione profonda sul valore del dialogo e dell'arte nel trasformare la società. Il suo pensiero si intreccia con il tema del Meeting Rimini 2025 e con l’esperienza della mostra La forma delle parole, che ha coinvolto grandi artisti italiani e giovani talenti.

 Il valore del dialogo e dell’arte nel costruire un futuro migliore

«Ognuno di noi rappresenta la forza e la potenza per un futuro migliore». Ne è convinta Micol Forti, curatrice della collezione di arte moderna dei Musei Vaticani e della mostra La forma delle parole, allestita durante il Meeting 2023.

Interpellata sul tema del Meeting 2025, Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi, Forti spiega: «Il deserto è ogni luogo in cui manca il dialogo, manca la relazione, manca il sorriso, manca il contatto umano». Da qui l’urgenza di ricostruire, di ritrovare la profondità delle relazioni e la curiosità verso l’altro: «È lì che dobbiamo lavorare, ripristinare ogni tipo di scambio e conoscenza, la capacità di sorprenderci».

 Il valore del dialogo e dell’arte nel costruire un futuro migliore

La mostra La forma delle parole, presentata al Meeting 2023, è nata dal progetto Parola ai giovani di Giovanni Caccamo, con la collaborazione della Andrea Bocelli Foundation. L'iniziativa ha coinvolto giovani under 35, invitati a riflettere su alcune parole chiave per descrivere la loro idea di partecipazione comunitaria e di futuro.

Oltre 900 contributi sono arrivati da studenti e giovani professionisti, e cinquanta di questi sono stati raccolti nel Manifesto culturale del cambiamento. I testi selezionati sono poi diventati fonte di ispirazione per alcuni tra i più noti artisti italiani, che hanno realizzato opere basate sulle riflessioni dei giovani.

Le opere e gli artisti della mostra

La mostra ha visto la partecipazione di grandi nomi dell'arte contemporanea. Tra le opere esposte al Meeting 2023 figuravano:

Lentezza, di Emilio Isgrò su testo di Mariangela De Luca
Alienazione, di Arnaldo Pomodoro su testo di Marco Anastasio
Ghosting, di Maurizio Cattelan su testo di Carlo Corallo
Infanzia, di Michelangelo Pistoletto su testo di Angelina Mango
Gratitudine, di Mimmo Paladino su testo di Giovanni Caccamo
Famiglia, di Mario Ceroli su testo di Andrea Caschetto
Spargere, di Giulia Napoleone su testo di Matteo Trapanese
Bellezza, di Mimmo Jodice su testo di Beatrice Canullo
Spargere, di Guido Strazza su testo di Matteo Trapanese
Immersione, di Francesca Cataldi su testo di Alan Cappelli Goetz
Coraggio, di Ferdinando Scianna su testo di Anna Caputo
Accoglienza, di Fabrizio Plessi su testo di Remon Karam

Attraverso questi lavori, l’arte si è fatta interprete delle speranze, delle sfide e delle aspirazioni delle nuove generazioni, offrendo uno sguardo originale e profondo sulla costruzione del futuro.