Non si è mai parlato così cristiano

 

‘Uno dei più discussi figli della Francia, intellettuale e poeta, estremo di sinistra ed estremo di destra, un mistico e un giornalista arrabbiato, padre di famiglia e amante della sua terra: ma Charles Péguy è stato solo questo? La straordinaria attualità della sua opera letteraria e del suo pensiero necessitano oggi di essere conosciute ed incontrate, proprio in un momento in cui una nuova attenzione gli è destinata dalla cultura odierna, in Francia come altrove. “Non si è mai parlato così cristiano”, diceva delle sue opere Hans Urs von Balthasar. Precisamente partendo dal cristianesimo, egli si distacca da tutta l’intellighenzia clericale-anticlericale che gli sta attorno come l’unico che è rimasto ben piantato a terra, come un incarnato perpetuo di fronte a tanto astratto spiritualismo. La mostra scorre, attraverso una rara antologia fotografica (30 pannelli con documenti e fotografie originali, fra cui il manoscritto di “Véronique”, vergato dall’autore), le vicende della vita di Péguy, la sua formazione, gli incontri con le più influenti personalità del suo tempo, le amicizie profonde e gli “abbandoni” subiti. Queste immagini, giunte a noi grazie alla preziosa collaborazione e all’opera di conservazione e di memoria del Centro “Charles Pèguy” di Orlèans, accompagnano i tratti salienti della vastissima opera dello scrittore, nel tentativo di sorprendere quella connessione, da lui stesso così indicata: “Un lavoro come il mio non è l’opera di un singolo: lo alimentano, spesso senza saperlo, con il meglio della loro vita, tutti quelli che gli appartengono. Nell’opera si ripercuote l’eco della vita, spesso in onde senza fine”.’

Data

22 Agosto 1992 - 29 Agosto 1992

Edizione

1992

Luogo

Agorà C1 (Area CdO)
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting