Michel Ciry: acqueforti

 

‘”L’arte non è un divertimento; non ci è stata data come distrazione, ma perché possiamo ricordare”. Con queste parole, Michel Ciry spiegava ad un gruppo di studenti liceali la serietà con cui quotidianamente affronta il lavoro di artista, nella volontaria solitudine della sua casa in Normandia. La sua opera scarna e severa, in cui tutto è ricondotto all’essenziale, si colloca all’interno di una ben precisa cultura cattolica francese e trova i suoi riferimenti ideali in Mauriac, Bernanos e Julien Green. A Rimini, è presente con un’antologia di acqueforti, che costituiscono forse la parte più interessante di una produzione artistica che comprende oli, acquarelli, disegni e conosce incursioni non episodiche nel campo della letteratura e della musica. L’uomo che cerca la verità è il filo conduttore dell’esposizione: trenta incisioni realizzate tra il 1960 e il 1983, che colpiscono, in primo luogo, per la cura artigianale dell’esecuzione, per la maestria con cui vengono sfruttate tutte le possibilità del mezzo grafico, ottenendo gradazioni cromatiche che vanno dal bianco più luminoso al nero più profondo. La naturalezza con cui Ciry parla del “mestiere” dell’artista, che non deve soltanto avere qualcosa da dire ma anche possedere gli strumenti tecnici per dirlo, ci richiama prepotentemente la componente materiale, concreta dell’opera d’arte.’

Data

20 Agosto 1988 - 27 Agosto 1988

Edizione

1988
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting