Memoria e presenza. Segni simboli e gesti della fede cristiana

 

‘Le immagini di questa mostra sono familiari e consuete: targhe devozionali poste sulle case o su pilastrini, lungo le vie o agli incroci, processioni, ex-voto. Talmente consuete, che oggi ne è sbiadita la comprensione e attenuata la consapevolezza. La mostra le propone senza cadere nel facile folclorismo e nella conseguente museficazione, inserendole, come è doveroso, nel vasto contesto dei simboli con cui gli uomini hanno espresso il loro rapporto col sacro. Sono simboli costituiti da oggetti, gesti, comportamenti che dicono di una meta che è già all’origine dell’agire umano. Così, l’incedere processionale diventa simbolo del grande “pellegrinaggio” di ogni singolo uomo e di tutta l’umanità verso la festa, e paradigma di ogni passo umano. Abbiamo voluto presentare i gesti rilevati in un’area ben definita, che diventa così paradigmatica perchè quello che può essere notato a Bologna, Modena, Rimini, può essere ugualmente rilevato in ogni parte d’Europa. Questi gesti hanno legato l’uomo ad una trama di significato e di destino che gli ha consentito di vivere con un grande orizzonte, come ben dice Sinjavskij: “Osservando il digiuno e le feste, l’uomo viveva secondo un calendario di una storia comune che cominciava da Adamo e finiva col Giudizio Universale. Il contadino manteneva un legame permanente con l’immensa creazione del mondo… Prima di impugnare il cucchiaio, il contadino cominciava col farsi il segno della croce e con questo solo gesto riflesso si legava alla terra e al cielo, al passato e al futuro”. Questi gesti e comportamenti sono come “pietre miliari” del cammino che l’uomo di oggi compie verso Dio, testimoniano la certezza di un’appartenenza e insieme la ripropongono, dimostrando anche oggi la profonda ragionevolezza della fede.’

Data

20 Agosto 1988 - 27 Agosto 1988

Edizione

1988
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting