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Laser tra scienza e mito
‘Lo sviluppo tecnologico costituisce oggi il nuovo mito della terra promessa che vede l’America come prototipo e simbolo. Alla tecnologia si affidano le speranze di realizzare una civiltà che risolva i problemi dell’uomo. Spesso però la speranza e le attese sono sproporzionate alle reali possibilità della tecnica. Il laser, che rappresenta una delle realizzazioni più importanti degli ultimi venti anni, soffre di una simile sovrastruttura miticheggiante a livello di immagine, che richiede di essere rimossa preliminarmente per consentire alla verità di emergere. La verità è espressa nella mostra innanzi tutto attraverso una rigorosa, anche se elementare, trattazione scientifica del tema (che comprende la storia, la spiegazione dei fenomeni, le leggi di riferimento, ecc.) ma anche da una selezionata esemplificazione delle possibili applicazioni (meccaniche, mediche, meteorologiche, per le telecomunicazioni e per il controllo atmosferico). Anche nella realizzazione dello stand si è tenuto conto di questo itinerario. Si entra infatti nella mostra attraverso un “arcobaleno” di luci che simboleggia l’immagine con cui l’uomo comune si approssima al tema. Si è risucchiati da una serie di domande semplici ma provocatorie (che cos’è la luce?, come funziona un laser?) verso il corridoio scientifico, la zona storica e quella divulgativa, si entra quindi nella seconda parte della mostra, che riguarda le applicazioni, in cui alcuni degli oggetti, “misteriosi” sono esposti, illustrati e spiegati. La loro spettacolarità è unita alla concretezza della utilità applicativa del principio fisico che viene utilizzato. Da questo bagno di concretezza, si esce depurati dalle illusioni del mito e arricchiti dalla miglior conoscenza delle reali possibilità di questo strumento.’