La sarta automatica

 

‘La mostra è costituita da una “sarta Automatica”, cioè da un laboratorio-negozio in cui si possono realizzare alcuni capi di abbigliamento su misura. I visitatori, guidati dagli assistenti, hanno l’opportunità di scegliere al computer il modello più gradito che in una decina di minuti la “sarta automatica” sarà in grado di presentare. Per realizzare tutto ciò, ci si è serviti di una macchina operatrice computerizzata, capace di una flessibilità praticamente illimitata (il tavolo da taglio a getto d’acqua, prototipo in visione per la prima volta in Italia), di sistemi computerizzati sofisticati in grado di rendere molto veloce la progettazione e di una rete di comunicazione in grado di unire istantaneamente il luogo in cui avviene la fase progettuale del vestito e quello in cui avviene la fabbricazione. Al di là e più di una particolare realizzazione tecnologica, la “sarta Automatica” è soprattutto una sonda che esplora le difficoltà ed i problemi del cambiamento tecnologico, uno dei modi con cui la convivenza umana si trasforma. E’ una invenzione che utilizza una sequenza diversa nei passaggi necessari alla realizzazione di un capo d’abbigliamento. Suo obiettivo, è fornire un servizio superiore al cliente: il taglio personalizzato, cui le sartorie di un tempo ci avevano abituato, il costo e la qualità omogenea che ci aspettiamo nel moderno sistema di confezione industriale. Conseguenza dell’uso della “sarta automafica” non è solo l’abolizione delle taglie, ma anche la produzione massiccia di vestiario, la fornitura ai negozi di abbigliamento, la gestione dell’invenduto: qualcosa cioè che riguarda, investe e modifica l’intero sistema attuale. Oltre ad offrire la prova di una novità tecnologica, la mostra invita a riflettere sul problema della macchina stessa e su quello, più generale, di una nuova organizzazione e gestione del sistema.’

Data

22 Agosto 1992 - 29 Agosto 1992

Edizione

1992
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting